La sfortunata storia di Eric Gordon

Creato il 27 gennaio 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

La NBA è ricca di storie interessanti. Il taiwanese da Harvard ci ha insegnato che il passaggio da Signor Nessuno a Superstar può essere inaspettato e fulmineo, quasi quanto il contrario. Ne è l’esempio Eric Gordon, un quasi All-Star ai Clippers, che nel giro di un anno e mezzo (anche meno, come vedremo poi) si è ritrovato ad essere un infortunato cronico ed infelice nella paludosa Louisiana. Ricapitoliamo tutto con ordine.

Nell’estate 2010, Gordon fa parte della spedizione di giovani emergenti che vince l’oro mondiale in Turchia, riportando Team USA sul tetto del mondo dopo ben 16 anni. Il mondiale è il preludio ad una stagione (la migliore della carriera) chiusa da Eric con 22.3 punti a partita e un’esclusione dall’All-Star Game che ha fatto storcere il naso a parecchia gente. Con Blake Griffin, forma una delle coppie più esplosive e spettacolari della Lega e la sua permanenza ai Clippers non sembra certo in discussione. In estate però, scoppia il caso Chris Paul, con Stern che blocca il passaggio di CP3 ai Lakers e i Clippers che si inseriscono nella corsa al 3 degli Hornets ad una condizione: Eric Gordon deve rimanere a Los Angeles. Stern non la pensa esattamente così, e dopo giorni di tentennamenti da parte della dirigenza losangelina, l’affare si sblocca. Gordon e Paul vengono scambiati quasi alla pari, Eric deve dire addio a Hollywood e ai sogni di gloria, per approdare a New Orleans in un contesto di squadra non esattamente all’altezza del precedente.

Nella stagione 2011-2012 Gordon gioca appena due partite in maglia Hornets prima di infortunarsi gravemente al ginocchio e tornare per le ultime sette gare, in una stagione nella quale i suoi Hornets non fanno certo notizia per il numero di vittorie raggiunte. Eric lascia qualche dubbio sulla sua volontà di continuare ad essere un Hornet, e nell’estate 2012 arriva un’offerta dai Phoenix Suns di 58 milioni per 4 anni che gli Hornets hanno però la possibilità di pareggiare. Gordon si espone, dichiarando apertamente di preferire i Soli ai Calabroni, chiedendo così alla dirigenza di non pareggiare l’offerta. Nove volte su dieci (facciamo anche dieci su dieci) in questi casi, il giocatore viene accontentato, ma nel caso di Eric Gordon non va così. New Orleans pareggia l’offerta e Gordon rimane in Louisiana.

La stagione in corso si è aperta con una ricaduta dell’infortunio al ginocchio dell’anno precedente, costringendo il numero 10 a saltare 31 delle 43 partite fin qui disputate dalla sua squadra. Il futuro di Gordon, nonostante il prolungamento di contratto con gli Hornets, sembra lontano da New Orleans, dato che in questi mesi si sono susseguiti numerosi rumors di trade vere o presunte. Quel che è certo è che Gordon si trova nella peggior situazione possibile per uno sportivo, giocare in una squadra in cui non si vorrebbe giocare dopo averlo addirittura dichiarato apertamente.

Eppure da quando è tornato lui, gli Hornets hanno un record positivo di 7-5, contro il 7-24 in sua assenza! La dirigenza farà le sue valutazioni e poi le sue mosse, fatto sta che Gordon, se sano, è un giocatore che all’All-Star Game può andarci senza nessun problema.


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