di Oronzo Canà
ilcielosufirenze
Riteniamo che almeno su Firenze e provincia sia in atto da mesi un’azione deliberata a creare una situazione di preoccupante siccità da parte di chi ha il controllo di fatto dei nostri cieli nazionali. Non è possibile, con i vari passaggi nuvolosi che ci sono stati negli ultimi mesi, che il risultato in termini di precipitazioni sia prossimo allo zero. L’arrivo dell’inverno, con tutta probabilità, non potrà che peggiorare la situazione già molto preoccupante a Firenze e provincia e in altre parti della regione.
Ma cosa sta succedendo?
Da alcuni anni ci preoccupiamo di informare su quanto di strano sta succedendo sopra le nostre teste. Il fenomeno è meglio noto al pubblico come scie chimiche ed è oggetto di denunce in molte parti del mondo. Negli anni, solo limitandosi all’Italia, molte sono state le denunce, gli esposti, le interrogazioni parlamentari che chiedevano informazioni agli organi competenti in materia e in generale alle istituzioni. Risposte? Praticamente zero.
Se non vogliamo aprire gli occhi sul fatto che ormai tecnologicamnte si dispone dei mezzi per condizionare il tempo meteorologico e che questi mezzi vengono impiegati regolarmente, un giorno sarà troppo tardi per rivendicare la legittimità a gestire il nostro spazio aereo nazionale, spazio che di fatto oggi non è più in mano allo stato nazionale, così come lo intendiamo costituzionalmente.
A questo punto serve a poco continuare a rivolgersi speranzosi a istituzioni inquinate da responsabili conniventi o ricattabili, o anche peggio, sordi a qualsiasi ragione. Allora ci rivolgiamo veramente a tutti coloro che hanno a cuore la libertà e la sovranità nazionale perchè si ribellino a questa vera e propria sottrazione degli spazi aerei nazionali. Perchè si ribellino al fatto che poteri non ben identificabili, ma probabilmente riconducibili a chi è in grado di dominare economicamente e militarmente il pianeta, usino queste tecnologie per condizionare sempre più la vita e la libertà di ognuno di noi, riversando in atmosfera sostanze che oltre a condizionare il tempo e il clima, hanno e avranno effetti collaterali dannosi sul nostro organismo, sulla flora e sulla fauna.
Pensiamo che oggi il nostro paese, come altri, subisca oltre al ricatto, ormai palese, della finanza e della politica internazionale, che richiederà sacrifici sempre più pesanti, un ricatto più subdolo e nascosto, di cui sono oggetto e strumento i nostri governanti, da parte di quegli stessi interessi elitari che controllano queste vere e proprie armi in grado di scatenare eventi atmosferici eccezionali. Siccità e bombe d’acqua sono in molti casi facce della stessa medaglia, e sono in molti casi fenomeni non naturali, ma riconducibili all’operazione di geoingegneria internazionale, meglio conosciuta col nome di scie chimiche.
Pensiamo inoltre che la pletora di parole che si spendono sui media sugli effetti del riscaldamento globale, non sia che un paravento per queste operazioni e un tentativo per legittimare, come già successo in paesi come la Germania, l’operazione scie chimiche, operazione che oggi i Governi, sotto ricatto, negano. Non è la natura il nostro nemico, come vogliono farci credere quando sentiamo ai telegiornali frasi come “scuole violentate dal fango”, “persone uccise dalle precipitazioni atmosferiche”, ecc. Non siamo noi, piccoli abitanti di questo pianeta, il nemico su cui vogliono scaricare la responsabilità del disastro climatico mondiale. Il nostro nemico, oggi, è chi vuole conquistare una nuova frontiera: dominare i cieli fino a condizionare e “regolare” gli eventi atmosferici, per scopi miltari ed economici.
Ci appelliamo a chi ricopre ruoli di responsabilità a qualsiasi livello, a chi ha informazioni riservate in materia di operazioni clandestine di aerosol atmosferico (militari, politici, ecc.) perchè si metta una mano sulla coscienza e fornisca in qualsiasi modo informazioni in materia.
Ci appelliamo ancora una volta a chi ci governa a livello locale e nazionale perchè prendano seriamente in considerazione la questione, invece di rimpallarsi responsabilità. Ci appelliamo a chi, come gli agricoltori e le varie associazioni di riferimento, si misura ogni giorno con i risultati di queste operazioni, vedendo sempre più rovinato e condizionato il proprio lavoro, con danni pesanti per l’ambiente e l’agricoltura. Ci rivolgiamo ai medici che ogni giorno devono trattare patologie di cui non si spiegano l’origine. Aprite gli occhi per favore.
COMITATO STOP SCIE FIRENZE