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La sigaretta elettronica

Creato il 13 gennaio 2013 da Mikdarko
Come la maggior parte degli adolescenti stupidi, sulla scia di altri adolescenti stupidi, convinto di volermi classificare stupido almeno quanto loro, a sedici anni presi in mano la mia prima sigaretta. Inizialmente la questione fumo era tutto sommato abbastanza libero. Appartengo infatti ad una generazione che può dire di ricordare quando, nei locali, si poteva tranquillamente fumare sorseggiando una bionda media. 
La sigaretta elettronica
Poi venne il proibizionismo nel rispetto per chi non fumava, con il divieto di fumare nei luoghi pubblici, in presenza di donne in evidente stato di gravidanza, le sanzioni e tutto quello che ci viene dietro. Un po' per questo e un po' per il costo delle sigarette che negli ultimi anni, finalmente molta gente ha deciso di liberarsi da questa stupida dipendenza, ed infatti non si vede più molta gente in giro con una sigaretta in mano come un tempo. Ma, da qualche tempo a questa parte, invece, sembra che tutti siano tornati ad essere fumatori e se ne stanno continuamente con la sigaretta elettronica in mano. Stanno cercando di smettere, dicono, e mentre cercano di smettere ingannano il tempo fumando ovunque: strada, uffici, mezzi pubblici, negozi, bar e ristoranti. 
La sigaretta vera è proibita, la sigaretta elettronica no.
La sigaretta vera è stata proibita perchè ci si è resi conto che fumare forse fa figo, ma sul medio/lungo periodo si rischia di morire ammazzati di fumo.  E la sigaretta elettronica, decantata dagli utilizzatori, è pericolosa? La risposta è che ancora non si sa se faccia bene o male... ma, però, possiamo fumare ovunque. 
E' di fine dicembre un aggiornamento scientifico in merito alla pericolosità delle sigarette elettroniche contenenti nicotina, inviato dall'Istituto Superiore di Sanità al Ministero della Salute. Il documento si conclude con una frase che non lascia spazio a tante interpretazioni: 
le sigarette elettroniche "presentano potenziali livelli di assunzione di nicotina per i quali non si possono escludere effetti dannosi per la salute umana, in particolare per i consumatori in giovane età". 
Per questo motivo, per tutelare proprio i più giovani, il Ministro della Salute ha adottato l'ordinanza 4 agosto 2011, reiterata recentemente (il 28 settembre 2012) per sei mesi, che ne vieta la vendita ai minori di 16 anni. Ciò significa che, se l'ordinanza non verrà ulteriormente reiterata, da fine marzo anche i bambini potranno farsi una bella pippata per combattere lo stress da esame di terza media. Andiamo avanti di sei mesi in sei mesi, navigando a vista, in attesa di decidere se questi aggeggi siano pericolosi o meno.  Perfino l'Organizzazione Mondiale della Sanità si è espressa nei confronti delle sigarette elettroniche in termini quantomeno scettici: 
"l’OMS ritiene che sebbene i produttori vendano gli ENDS (Electronic Nicotine Delivery System) come dispositivi efficaci che aiutano a smettere di fumare, ad oggi non esiste evidenza scientifica sufficiente a stabilirne la sicurezza d’uso e l’efficacia come metodo per la disassuefazione da fumo e andrebbero regolamentati come dispositivi medici o prodotti farmaceutici e non come prodotti da tabacco". 
Numerosi amici dicono che la sigaretta elettronica li sta aiutando a smettere, ma quello che dice la scienza è che potrebbe trattarsi di pura suggestione. Non c'è nessun rapporto evidente di causa ed effetto tra l'uso della sigaretta elettronica e la fine della dipendenza da fumo. Un po' come non esiste nessun rapporto evidente di causa ed effetto tra il mancato inoltro di una catena di sant'Antonio e la morte del gatto. Dicerie, leggende metropolitane e niente di più. Quello che ipotizza il rapporto dell'ISS è proprio il contrario, e cioè che le sigarette elettroniche "potrebbero riattivare l'abitudine al fumo".  Riassumendo: non si sa se le sigarette elettroniche facciano male, non si sa se davvero aiutino a smettere, non si sa quasi niente sui danni che potrebbero o non potrebbero causare alla salute di fumatori attivi e passivi, ma nel frattempo fumiamo senza alcuna limitazione se non quelle imposte dal portafogli. Già, perchè stiamo procedendo come abbiamo proceduto per le bionde tradizionali.  Inizialmente non si conoscevano gli effetti dannosi per la salute e le multinazionali, senza alcun controllo, ne promuovevano l'uso.  Fumare faceva "cool", rilassava, aiutava ad smaltire lo stress ed era un ottimo passatempo.  In Happy Days fumavano tutti. Quando ci si è accorti che il fumo di sigaretta poteva essere collegato al tumore, in attesa di accertamenti in merito si è continuato a fumare. Una volta avute delle prove scientifiche di questa correlazione sono iniziate le leggi antifumo. Peccato però che nel frattempo della gente fosse morta. A cercare di procedere in maniera diversa, ponendosi con un'ottica preventiva, sono numerosi Paesi europei: Belgio, Estonia, Danimarca, Germania, Portogallo e Svezia considerano le sigarette elettroniche come prodotti farmaceutici, mentre in Francia sono regolamentate solo se utilizzate a scopo terapeutico per smettere di fumare. Saranno mica impazziti o nemici del libero mercato?  Non sono per il proibizionismo, ci mancherebbe, ma per una chiara e consapevole informazione, che ci aiuti a scegliere quello che vogliamo davvero. Certi messaggi dovrebbero essere lampanti, scritti a caratteri cubitali con tanto di lucine di Natale: non è vero che è provato che la sigaretta elettronica non faccia male. Non è vero che è provato che la sigaretta elettronica aiuti a smettere. Non è vero che non esitono regolamentazioni sulla sigaretta elettronica perchè è provato che è innocua per i fumatori attivi e passivi. Punto.  Il resto sono tutte favole che ci raccontiamo per avvallare la nostra voglia di fumare, per poterci dire, un giorno, "non lo sapevo".
Infine, riallacciandomi ad un vecchio post  "Il fumo: il più grande lavaggio del cervello" smettere di fumare non consiste nel liberarsi della nicotina, sì, questa da assuefazione, ma è anche vero che il nostro organismo riesce ad espellerla dopo neanche due settimane senza toccare una sigaretta. Allora perchè parecchia gente ricomincia anche dopo mesi che non fuma? Il motivo è che l'assuefazione più terribile e diabolica non è quella fisica/chimica, ma è quella mentale. Dipendere da un oggetto che sia una "bella" sigaretta al tabacco o elettronica, dipendere dal gioco d'azzardo, da un abitudine malsana è questo ciò che dobbiamo combattere. Questo paliativo elettronico non farà altro che aumentare il nostro "essere schiavo" e far arricchire chi, proprio in questi giorni, sta facendo mambassa di danaro grazie alle nostre debolezze.  Se proprio volete smettere di fumare, spezzate le catene della dipendenza e, come aiuto, leggetevi il libro: E' facile smettere di fumare se sai come farlo. Fidatevi, saranno soldi spesi bene.
Non me ne vergogno a dirlo, ma io ho smesso anche grazie a questo libro!
 

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