Domenica 27 Marzo 2011 14:09 Scritto da marzia.o
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Sulla campagna londinese le ombre della sera incominciarono ad allungarsi, il sole con un ultimo guizzo tinse di rosso le nuvole, la giornata era stata calda, ma ora una leggera brezza scuoteva le cime degli alberi, e il delicato profumo dei fiori riempiva l’aria di dolci fragranze; seduti sulla ringhiera della veranda della villa vittoriana, due uomini, uno giovane sui venticinque anni, l’atro sulla sessantina, a guardarli così potevano sembrare padre e figlio, ma in realtà erano amici da un tempo indefinito, come in realtà lo era la loro età.
Una stella spuntò ed entrambi la guardarono, sospirarono ripensando alla loro patria diventata ormai pulviscolo fra le stelle, era stato uno dei tanti prezzi da pagare per una battaglia lunga e dolorosa, si avevano vinto, ma le perdite erano state immense, il loro pianeta d’origine distrutto, ed erano rimasti in pochi, anzi pochissimi superstiti, “ I signori del Tempo”, ormai erano rimasti in due, e presto uno solo, e su quell’unico sarebbe gravato la responsabilità di far si che l’equilibrio dell’universo fosse mantenuto.
Nessuno dei due però osò parlare, guardarono di nuovo verso il grande cancello che permetteva l’entrata alla tenuta, sopra al cancello cera la scritta “ I Signori del Tempo”; era stato l’uomo più giovane a volerlo, dicendo che in quel modo l’amico avrebbe sempre saputo dove rifugiarsi in caso di necessità, entrambi lo sapevano; ad un tratto sulla porta apparve una giovane accompagnata da un bambino di due anni, la donna non parlo il suo fu un invito silenzioso e i due la seguirono senza una parla, consumarono il pasto della sera in silenzio, poi, i due uomini tornarono a sedersi sulla ringhiera, dopo qualche istante il più giovane domandò:
«Yaris, manterrai la promessa che mi hai fatto? Troverai il modo d’essere mio amico anche quando avrò dimenticato chi sono e chi sei?».
«Sì Ronald, anche se avrei preferito che scegliessi un epoca meno pericolosa, la guerra infurierà lo sai».
Mmmh, abbiamo girato in lungo e in largo l’epoche di questo meraviglioso pianeta, ma credo che quest’epoca si ideale, darà molte possibilità a me e alla mia famiglia e anche quella di Carlos».
«Sì, questo è vero, se superate questa seconda guerra che vedrà la maggior parte delle nazioni coinvolte, il vostro futuro è assicurato», ci fu un attimo di silenzio poi Yaris domandò: «Quando lo farai? Quando diventerai un uomo da un cuore solo?».
«Con precisione non lo so, sento che c’è qualcosa importante che devo capire prima, perciò non lo so proprio»; i signori del tempo avevano un aspetto del tutto umano, fisicamente niente lasciava supporre che fossero alieni, c’erano diverse cose che però li distinguevano dagli esseri umani, il fatto che avessero due cuori, e il grande potere di rigenerarsi, quando erano vicino alla morte il loro corpo trovava l’energia di guarirsi e darsi nuova vita, l’unico inconveniente era che cambiavano completamente aspetto, per questo Ronald sembrava il figlio di Yaris, ma in realtà avevano la stessa età. Ronald quando aveva risposto a Yaris aveva appoggiato la mano sulla spalla dell’amico e in quell’istante una moltitudine di immagini gli erano apparse, alcune riguardavano l’ultimo signore del tempo, alcune del suo futuro e della sua famiglia, ma ciò che lo rese felice e lo sconvolse allo stesso tempo furono le ultime immagini, dalla sua stirpe sarebbe nata un bambina che in età adulta sarebbe divenuta una signora del tempo, con le stesse proprietà che distingue i signori del tempo, e la vide insieme all’amico, tolse la mano e sorrise dicendo: «Coraggio amico mio ti aspettano mille avventure e al tuo fianco avrai delle belle assistenti, ma nessuna di loro rimarrà, ma tu non ti devi abbattere un giorno accanto a te ci sarà qualcuno che condividerà ogni battaglia e capirà il tuo animo più di chiunque tu possa avvicinare».
«E tutto questo l’ai visto toccandomi?».
«Sì, ma non ti dirò cosa ho visto, e per rispondere alla tua domanda di prima, lo farò domani sera».
«Cosa ne farai dell’orologio della tua essenza e i medaglioni di Luminos e di Carlos?».
«Domani andrò dall’avocato Benson, e tu verrai come, una volta che l’orologio e i medaglioni saranno pronti tu glieli porterai, mi raccomando Yaris è di vitale importanza che tu lo faccia».
«Tranquillo, non capisco il perché la cosa ti sta così a cuore, ma lo farò».
Due giorni dopo Yaris, consegnò un cofanetto di legno cesellato con la scritta l’essenza dei signori del tempo, e una lettera d’istruzioni per l’avvocato Benson.
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