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La Signora è un cantiere. Tre i suoi simboli

Creato il 22 settembre 2013 da Mbrignolo
Tevez Pogba Llorente i tre volti della Juve

Tevez Pogba Llorente
i tre volti della Juve (da Juventus.com)

PERSONAGGI (Juventus Stadium, Torino). La Juve che vince ma non convince è ancora una bozza della squadra che Antonio Conte, e con lui i tifosi bianconeri, avrebbe in testa. Il dipinto è parecchio sbiadito e tante sono le cose che ancora non girano in una squadra che quest’anno deve difendersi da una concorrenza che appare spietata.
Nel match con il Verona, però, tre sono i volti che meglio rappresentano ciò che può essere, ciò che ogni tanto è, ciò che potrebbe diventare questa Juve mano a mano che la stagione entrerà nel vivo.
Ciò che è: Carlitos Tevez. Questo, signori, è un campione con i fiocchi. Presente in ogni azione della Vecchia Signora, anche a costo di “sbragare” un pizzico tatticamente andando a calpestare qualche geometria utile ai compagni; lotta con ardore, sfodera colpi di alta scuola, guadagna molte punizioni e, soprattutto, segna. Il “bandito” presentatoci dagli scandalistici tabloid britannici è probabilmente rimasto Oltremanica: a Torino stanno ammirando un calciatore in forma mondiale.
Ciò che ogni tanto è: Paul Pogba. Il ragazzino a volte fa cose strepitose: è molto partecipe dell’intera manovra, si prende sin troppe responsabilità, sa che il pubblico si aspetta molto e lui non fa nulla per deluderlo quanto a impegno e giocate. Il problema è che il francese si specchia troppe volte nel suo talento: tanti dribbling tentati anche quando è doverosa una conclusione da buona posizione; tenere troppo la sfera è una caratteristica del “Polpo” che non aiuta una Juve ancora macchinosa, che ancora non riesce a trovare con continuità la spinta degli esterni. La traversa colpita nella ripresa – con facilità peraltro disarmante – è il simbolo di quanto può ancora crescere questo impressionante giovanotto.
Ciò che potrebbe diventare: Fernando Llorente. Quanto a sproposito si sia parlato di questo calciatore già lo sappiamo: dalla Spagna e dall’Inghilterra sono addirittura arrivate critiche sulle scelte di Conte, senza nemmeno pensare che l’allenatore vede tutti i giorni i propri giocatori e per esclusioni e scelte tattiche le ragioni ci sono (certo, poi esistono le certezze che ognuno ha, assolutamente opinabili). La gara col Verona non era semplice per il torero spagnolo: le pressioni su di lui si sprecavano ed era facile cadere nell’errore di voler strafare. Llorente, invece, ha cercato continue e utilissime sponde, rispondendo presente quando ha avuto la possibilità di segnare. Tevez-Llorente alla voce dei gol segnati, proprio ciò che ci si augurava a Torino in estate.
Sono questi i volti della Juve di quest’anno: volti di top-player per una Juve di certo non ancora al top.

 

Contenuto ceduto in esclusiva dall'agenzia alaNEWS. Riproduzione vietata. Anno 2013.

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