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La sindrome del "ma anche voi, però"

Creato il 04 marzo 2013 da Pdarcore

La settimana scorsa, più o meno in queste ore, noi elettori medi del centrosinistra eravamo piuttosto traumatizzati.
Anche il più sornione e disincantato è stato soggetto ad eventi naturali in successione quali: aumento incontrollato del battito cardiaco, azzeramento totale della salivazione con contestuale ipersudorazione delle mani, sbiancamento della cute facciale, accasciamento sulla sedia con pupilla dilatata e sguardo perso nel vuoto della mancata vittoria.
Adesso però un pochino ci siamo ripresi e magari possiamo ragionare con più calma.
Che il centrodestra sia letteralmente crollato è un dato di fatto:
il Pdl ha quasi dimezzato i suoi voti, la Lega ha più che dimezzato i suoi voti e la coalizione di destra, nel suo complesso, ha perso più di 7 milioni di voti.
Come chiamare questo se non un vero e proprio tracollo?
La strategia di Bersani, perciò (lasciando stare gli errori comunicativi ecc...), non era proprio campata in aria e più o meno faceva: se gli altri crollano ed io resto fermo, arrivo primo alla grande e vinco le elezioni.
Certo, poteva adottare un'azione espansiva (verso destra) alla Renzi e cercare consensi anche nell'altro campo; però è ovvio che se vuoi qualche voto da destra, devi dire qualcosa almeno un pochino di destra.
E se uno  un po' di destra non è, è difficile che riesca a vendersi l'anima in quella direzione.
La fregatura quindi è stata determinata dal fatto che il centrosinistra non è rimasto affatto immobile sulle sue percentuali ma a sua volta ha lasciato per strada circa 3,5 milioni di voti.
E' probabile che tutto ciò sia stato determinato dalla mancata percezione del centrosinistra come "davvero" alternativo al centrodestra e al suo sistema di potere; percezione corroborata anche dalla collaborazione "di fatto" per un anno con il Pdl e l'Udc nel sostegno al governo Monti (inevitabile o meno che si reputi quel sostegno).
Ragionanado terra terra e lasciando stare i sofismi, quando si diceva ad un elettore arrabbiato, ma non militarizzato, qualcosa del tipo " ma hai visto cosa stanno combinando Formigoni e i suoi in Regione?", la risposta più quotata era "sì, ma anche voi con Penati però..."; se si provava ad argomentare "ma hai visto quelli della Lega che con i rimborsi elettorali si sono pagati il pranzo di matrimonio?", la risposta era "eh, e voi che invece che vi fate rimborsare perfino la nutella!?!?"; e se controbattevi "ma hai visto il caso Fiorito?", potevano risponderti "perchè, Lusi invece da dove arriva?"; o se magari provavi con un "ma hai visto che intreccio di interessi, affari e politica che c'è nel mondo pidiellino?" ti zittivano subito con "e col Monte dei Paschi allora come la metti?".
Ecco, se nel 2008 non siamo riusciti a vincere con la sindrome del "ma anche" (il tentativo di tenere insieme Calearo e Boccuzzi, Marino e Binetti), possiamo allora dire che nel 2013 la vittoria promessa è stata vittima della sindrome del "ma anche voi, però".

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