La sinistra non c'è più.

Da Distesa
Io - che sono rimasto nel novecento - leggo i giornali e penso che sì, è vero, i nuovi ministri sono meglio di quelli vecchi. E sì, perlomeno il vecchio Monti non ci fa fare figure di merda quando va all'estero. Non è molto, ma è qualcosa.
Poi penso che sto invecchiando. E che una situazione tipo quella che stiamo vivendo è paradossale. Che si dovrebbe circondare il Parlamento coi forconi per quello che sta succedendo. E invece no, a parte quattro leghisti che sfogano gli istinti repressi da anni di rospi ingoiati, tutto fila in modo relativamente tranquillo. Che grande popolo che siamo... Quasi orgogliosi dei debiti accumulati dagli Andreotti e dai Craxi ci accingiamo all'ennesima manovra correttiva. Che io mi ricordi, è vent'anni che facciamo manovre correttive per tagliare il debito.
Rendersi conto che forse così non si può più andare avanti? Che i giovani non possono essere costretti a pagare un debito che hanno fatto i loro padri ed i loro nonni, spesso evadendo le tasse o intascando pensioni immeritate quando non fraudolente? Che se il paese sta fallendo la prima cosa da fare sarebbe chiudere tutte le missioni "di pace" ed azzerare le spese per la difesa, tanto nessuno invade un paese in bancarotta? Che esiste un diritto al default? Che bisognerebbe ristrutturare ORA il nostro debito con una riduzione concordata del 25% (450 miliardi circa di manovra) come dice Nouriel Roubini?
Ecco l'unico modo per ripartire (se non si vuole fare una patrimoniale feroce da 10.000 euro pro capite in media).
Dove cazzo sta la sinistra?
Ah, sì chiede le liberalizzazioni. Me l'ero quasi dimenticato.

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