Da svariati mesi gli organi di informazione rappresentano la situazione economica del nostro Paese, ma più in generale di tutte le Nazioni industrializzate, come grave, la parola crisi è ormai abbinata a quella economica.
Questo è il dato di fatto inconfutabile, non può essere smentita la fotografia di un Paese che boccheggia sotto un punto di vista economico, non può essere smentita la condizione di sofferenza che vivono le famiglie, anzi, una prova, di questo malessere è data propria dai tanti interventi normativi che in questi mesi stanno cercando di porre un freno al terremoto economico e finanziario.
Posta questa condizione, questo dato oggettivo, cambiano le previsioni, le stime sul come uscire da questa crisi, che sviluppi vi saranno e dove andremo a finire.
In questo post ripercorriamo brevemente i vari punti di vista; partiamo dagli scettici, c’è chi ritiene che da questo dissesto non ne usciremo e che il default è dietro l’angolo, non basta contenere la spesa pubblica e lottare contro l’evasione perchè il punto cruciale è che l’Italia ha accumulato nel corso degli anni un debito pubblico spaventoso che va ripagato con tanto di interessi.
Il contenimento della spesa pubblica così come gli introiti fiscali non possono bastare a ripianare una situazione debitoria che è dlagata nel corso dei decenni e a fronte di tutto questo il default diviene un dato certo, resta solo da capire quando fallirà il Sistema Italia.
Questa analisi ha sicuramente il pregio di mettere in evidenza un punto nodale: io posso contenere la spesa pubblica, ma se ho dei debiti, vuol dire che ho anche degli interessi da pagare e lo Stato non ce la può fare a sostenere tutte queste spese.
Possiamo vedere, però, la situazione anche da un altro punto di vista: è vero che c’è un debito pubblico enorme, ma se risparmio, se faccio pagare le tasse a tutti, il Sistema regge, i debiti li pagherò un pò per volta in modo che non ci siano rischi di default.
Il Governo ma più in generale la politica, avvertono il pericolo e alcuni spunti veritieri della prima tesi ed in tal senso la manovra finanziaria approvata da poco mira a contenere la spesa pubblica, alla lotta all’evasione e a porre un limite alla stipula di nuovi debiti; la via intrapresa potrebbe “funzionare”, anche perchè se queste linee guida verranno applicate, è possibile che i mercati tornino a investire sui titoli italiani.
La situazione è confusa ed ognuno ha il suo punto di vista, come chiosa finale potremmo dire che il default purtroppo c’è già perchè parlare di contenimento e di tagli della spesa pubblica significa ridimensionare la qualità della vita delle persone, sotto un punto di vista strettamente economico, il default non vi sarà nel breve medio termine perchè la generazione precedente a quella attuale dei giovani precari un lavoro tutto sommato ce l’ha e questa è una garanzia per un’economia sempre più fragile, cosa succederà poi, beh, questo è veramente difficile da prevedere.
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