La solita italietta che vota, alla bulgara, il governo tecnico e due minuti dopo traffica per metterlo in difficoltà. Il finto patriottismo del Pdl, il senso di responsabilità aziendalista e di parte.
Creato il 20 novembre 2011 da Slasch16
Il motivo per cui siamo arrivati ad un governo tecnico è evidente a tutti ed i peana al senso di responsabilità del piduista è peloso, l’esaltazione del suo passo indietro nell’interesse del paese è falso come i rolex che vendono in autostrada.
Gli unici che non possono porre condizioni, alludo a livello morale, etico, al governo dei tecnici è chi ci ha portati alla rovina negando per anni che ci sia la crisi, sino al punto di farci travolgere.
Se avessero veramente il senso dello Stato e non quello aziendale, unito a quello per i guai giudiziari del piduista bandito, dovrebbero stare zitti e sparire da televisioni e giornali lasciando lavorare il governo tecnico che certamente non è il massimo per chi è all’opposizione ma che, responsabilmente, viene appoggiato purchè ci sia discontinuità rispetto alla politica economica che ci ha portati sul baratro, sperando di non arrivare nel baratro.
Monti ha dichiarato: Chiederemo a chi ha dato di meno.
Ora, chi ha dato di meno lo sappiamo tutti, anche se non ne conosciamo tutti i nomi ma ci sono gli strumenti per chiedere, prelevare, pretendere, anche senza chiedere la carta di identità o la patente.
Immediatamente il Pdl ha posto delle condizioni, alcune alla luce del sole come il fatto di non volere la patrimoniale altre, ne sono certo, in maniera meno esposta nello stile di Gianni Letta che è proporzionalmente visibile quanto invisibili sono le sue trame nascoste e nonostante ciò gode della considerazione di molti, il Tom Hagen della famiglia Berlusconi.
Garanzie per le sue aziende e sulle intercettazioni, in pratica i suoi guai giudiziari, dimostrando che il vero motivo della scesa in campo dell’imprenditore più bravo del mondo, in seguito diventato il miglior premier degli ultimi 150 anni di storia d’Italia e prima uno dei migliori protagonisti della P2, è sempre e solo stato lo stesso, i suoi interessi e la lotta contro la giustizia, proteggersi dai suoi guai giudiziari.
Gli unici che possono, devono, porre condizioni al governo tecnico chiedendo discontinuità, ritorno alla democrazia ed al rispetto della Costituzione sono quelli dell’opposizione che per senso dello Stato e consapevoli della disperata situazione in cui si trova il Paese non hanno puntato alle elezioni rischiando, per via dei sacrifici, di giocarsi un po’ della popolarità acquisita grazie alle ladronerie, all’insipienza, agli interessi individuali e di parte che la maggioranza uscente ha praticato negli ultimi tre anni e mezzo di legislatura.
Si sono occupati solo ed esclusivamente dei guai giudiziari del bandito, appoggiati da una lega famelica di incarichi e poltrone e di regalie alla famiglia Bossi, gli 800.000 euro alla scuola Bosina mentre viene massacrata la scuola pubblica gridano ancora vendetta, e l’unica cosa che hanno fatto, alludo alla lega, per il nord è stato garantire uno stipendio di 16.000 euro al mese al figlio debosciato dell Umberto che, altrimenti, l’unica cosa che avrebbe potuto fare è farsi assumere in un autolavaggio dopo un corso di apprendistato.
Non so se tra gli avvocati, i mercenari, i peones, le donzelle del sultano elette nelle liste dell’utilizzatore finale, piduista, evasore, corruttore, barzelettiere , pedofilo ci sia qualcuno che abbia veramente il senso dello Stato e sia in grado, qualora si dovesse votare qualcosa di sgradito al bandito, di staccarsi dal partito del pensiero unico, mediasettistico, e votare nell’interesse del paese e non del caudillo di Arcore.
Se Versace, la Carlucci, i finiani, si sono staccati dal giogo di Arcore è probabile che all’interno ce ne siano ancora con un minimo di decoro e dignità che lo molli nell’interesse del Paese e non delle sue aziende.
Come gli italiani, una volta appurato che Mussolini è stato appeso in Piazzale Loreto, sono diventati tutti improvvisamente ed immediatamente antifascisti, escluse le dovute eccezioni alla regola, così la caduta del caudillo potrebbe far scoprire la democrazia e la Costituzione a tanti di quelli che, sino a ieri, gli sono stati complici e servitori fedeli.
Non è solo questione di poltrone, come nel caso della lega, è che gli esseri umani, alle volte, hanno dentro di sè una dignità, un senso morale di responsabilità verso il Paese, che durante la lunga festa del bunga-bunga pensavano di avere smarrito.
Vedere tanti italiani disposti al sacrificio, purchè ripartito equamente, per il bene di tutti potrebbe far scoprire loro di non aver perso del tutto l’essenza attiva e positiva dell’essere umano, è stata solo una sbornia durata 18 anni che tra balli e spumante li ha allontanati dalla realtà.
Non posso credere, mi rifiuto di credere, che i parlamentari, la così detta casta, sia fatta di Scilipoti, la macchietta listata a lutto che si aggirava l’altro giorno tra i banche della Camera.
Se così fosse per il nostro Paese l’unica alternativa per salvarci sarebbe il napalm. Raderlo al suolo e ripartire.
Devo andare a studiare la storia ed il curriculum del nuovo ministro della giustizia, i problemi dell’economia li conosco ma, personalmente, mi preoccupa di più la Giustizia, la Democrazia e la Costituzione.
Voglio sperare che non ci siano giochetti sottobanco.
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