La solitudine dell’intelligenza

Creato il 22 maggio 2011 da Mdalcin @marcodalcin

Mi rendo sempre più conto che l’intelligenza è accidentale, che è un puro caso ed è in una percentuale bassissima, parlo di quella intelligenza raffinata che può anche essere definita “buon senso” o sensibilità,  non mi riferisco all’ intelligenza matematica, giuridica, politica ma al buon senso, che dovrebbe essere applicato a tutte le materie. Di questo bene prezioso ce n’è veramente poco e siccome la popolazione è enorme, l’umanità è costretta ad avvalersi dei non intelligenti, che si ritrovano a ricoprire anche posti chiave all’interno della società, così la maggioranza dei posti chiave è in mano ai non intelligenti. E’ una questione proprio numerica, le menti sopraffine purtroppo sono in netta minoranza e si ritrovano così ad agire da sole e totalmente incomprese, il 95% dell’umanità è mentalmente in uno stato poco più che primitivo, incapace di una visione, ma che dico di una visione, di un’idea,  sinapsi alla deriva,menti incapaci di intendere a di volere, inette, facilissime al lavaggio del cervello, tanto che mi viene in mente una scena che per la prima volta mi ha fatto capire lo stato catastrofico in cui versa l’umanità: rientravo a casa da Bologna, dove studiavo, ad Aviano, dove abita la mia famiglia, era il 1995 e gli aerei Nato dalla base americana si alzavano, carichi di bombe da sganciare su Belgrado e vi giuro migliaia di persone, uomini, donne, vecchi e bambini (poverini, già da piccoli educati all’idiozia) provenienti da tutta Italia riempivano le campagne attorno alla base, armati di cannocchiali e binocoli e tavolini da campeggio per poter vedere lo spettacolo. Non c’era nulla de vedere in realtà, se non aerei che si alzavano in volo, ma probabilmente l’idea che portassero nelle loro pance metalliche bombe pronte a seminare la morte esaltava tutta quella miriade di persone, D’altronde si sa… il pubblico vuole il sangue. Che si può pretendere dalla gente, dall’umanità… se è ridotta così… e questo è un esempio, il più banale, lo riporto solo perché è il primo caso eclatante che mi sia capitato di vedere in prima persona, ma cosa dire di tutti quei coglioni degli ultras, che viaggiano in in vagoni a loro dedicati, urlando e distruggendo tutto peggio delle bestie? Mi sembra impossibile che lo Stato sia costretto a riservare dei treni interi agli imbecilli e questo senza poi parlare delle atrocità di cui è capace l’uomo ma già entriamo in un altro campo… Purtroppo le menti più raffinate sono poche e quindi isolate,  impossibile quell’accordo mentale necessario per far saltare in avanti in modo rilevante l’umanità, quel salto necessario a raggiungere qualcosa di altro e di migliore magari dall’”umanità” (che fino ad ora, sinceramente, non ha fatto nel suo complesso, una gran figura).
Infatti qui non abbiamo più bisogno di un po’ di umanità, abbiamo bisogno di un po’ di post umanità.



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