Quando ho aperto questo libro ero perfettamente cosciente che mi sarei immersa nel magico mondo di Isabel, e così è stato.
La Allende è un'autrice alla quale sono molto legata. La mia prima lettura da "adulta" è stata la Casa degli Spiriti e durante quella torrida estate ho letto tutto quello che aveva pubblicato. Dei suoi libri ho amato ogni singola parola, ogni personaggio e ogni descrizione. Si, lo ammetto, la Allende è la mia scrittrice preferita. E' vero che da un punto di vista strettamente letterario ci sono in giro autrici migliori, ma la magia che traspare dai suoi libri è unica. Chiunque abbia letto un libro della Allende me lo potrà confermare: i suoi personaggi non si dimenticano perché hanno la capacità di prendere vita, mentre i paesaggi descritti hanno la capacità di evocare atmosfere mitiche e quell'atavico legame con la propria terra di origine, tipico degli scrittori sudamericani. L'alito di vita che infonde nei suoi personaggi, e nelle storie che racconta, ci indica la sua totale immersione nella scrittura. E' difficile non scorgere dai suoi romanzi l'amore e la dedizione che questa scrittrice ha per la letteratura. Ne la Somma dei giorni, continuazione dello struggente Paula, la Allende si mostra, si svela e fa entrare il lettore, in punta di piedi, all'interno della sua tribù. La vita della Allende, infatti, è affascinante e piena. La scrittrice sembra figlia dei suoi romanzi e in questo libro indaga i suoi sentimenti proprio come fa con i suoi personaggi. La vediamo quindi descriverci il suo dolore dopo la morte della figlia, le difficoltà che ha dovuto affrontare e la sua costante attenzione, in quanto matrona, per i membri della sua numerosa tribù. Il racconto dei mesi successivi alla scomparsa di Paula è struggente, ma mai doloroso. La sua visione della morte, il costante dialogo con la figlia e l'equilibrio che è riuscita a raggiungere donano un senso di pace e di speranza. Le sue pagine sono piene di vita, scorrono via veloci e il libro lascia il lettore in uno stato di pace.La somma dei giorni, infine, è un interessantissimo strumento per chi vuole capire come nascono i suoi libri. Nei vari, e brevi capitoli dei libro, la Allende ci racconta da cosa trae ispirazione, cosa fa quando questa sembra venir meno e come entra in contatto con i suoi personaggi. E' un libro che consiglio vivamente a chi ama questa scrittrice e a chi, incuriosito da questa o da altre recensioni, ha voglia di scoprirla. Nello scrivere questa recensione mi sono resa conto che ho scritto poco o nulla. Il mio approccio con i romanzi delle Allende è molto intimo e mi rendo conto che, nel descriverli, le parole sembrano non bastarmi. E' come quando si chiede ad una persona innamorata di descrivere cosa prova. Tutto quello che vi dirà potrà descrivere solo in parte quel turbinio dei sentimenti generato dalla persona che ama.Diana Ps Colgo l'occasione per ringraziare Stefania di "Lettura, cinema, viaggi e cucina- le mie passioni" per il premio che mi ha assegnato :) Grazie Mille!Magazine Cultura
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