La Croce Rossa ha lanciato con uno spot shock la nuova campagna di raccolta fondi dedicata, per la prima volta nella storia, ai cittadini spagnoli. Uno spot emblematico che fotografa con crudezza la realtà quotidiana di un Paese straziato dalla crisi economica.
E non si parla di PIL, indici azionari, agenzie di rating, tassi di crescita e deficit. Ma di vita vera, concreta, spietata. Di come arrivare alla fine del mese o addirittura della giornata, di cosa mettere in tavola, di dove dormire.
I dati dicono che uno spagnolo su quattro vive sotto la soglia della povertà. L’anno scorso la Croce Rossa ha aiutato 2 milioni di persone, quest’anno 300.000 mila in più e mancano altri due mesi e mezzo alla fine del 2012. La Caritas ha assistito 1,5 milioni di persone. E non si tratta solo di poveri immigrati: la maggioranza sono spagnoli.
Gli enti benefici rivelano che ci sono persone che non riescono a pagare il riscaldamento o a garantire ai figli il vitto a scuola. Fra gli assistiti dalla Croce Rossa il tasso di disoccupazione è del 65% e la metà di questi non lavora da più di due anni. La metà non percepisce sussidi regolari e non ha altri redditi.
Una delle cause principali del tracollo è stata la bolla immobiliare scoppiata nel 2008 che ancora oggi continua a far danni. Ogni giorno, in media, 517 famiglie vengono sfrattare perché non riescono a pagare il mutuo. Sono 400 mila le famiglie finite sulla strada in 5 anni.
Una situazione la cui soluzione non è vicino: secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, la recessione in Spagna durerà per almeno altri due anni.
Fonte: La Stampa
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