Quando visiti la Spagna ti viene abbastanza spontaneo fare delle associazioni di idee con i film di Almodovar. Passeggiando per Madrid e scorgendo i balconi di Chueca e Malasana mi sono tornati ad esempio in mente alcuni eccentrici personaggi sopratutto dei suoi primi film.
Quando ho visitato Consuegra, paese della Mancha sulla strada per Toledo, appena scesa dal bus che mi aveva prelevato a Madrid, mi sono ricordata la scena iniziale di "Volver" in cui le donne di un paese di questa regione si affannavano a spazzare le foglie davanti alle tombe del cimitero nonostante il vento.
Quando arrivi a Consuegra non capisci bene dove ti trovi. Tecnicamente hai lasciato Madrid solo da qualche ora, emotivamente ti ritrovi in fondo dopo pochi chilometri in un contesto completamente diverso. Sei in un paese, attorno un paesaggio quasi desertico, case un po' disordinate e basse, tende che coprono gli usci dal sole battente, botteghe e negozi di altri tempi.
E donne, le donne del paese, alle dieci del mattino, quasi tutte in contemporanea, a ritmo, con una scopa di saggina, che spazzano foglie e polvere combattendo una battaglia persa, un po' donchisciottiana. Infatti questo è il paese di Don Chisciotte e del suo fido scudiero Sancho Panza che con coraggio hanno affrontato i pericoli del mondo per renderlo (forse) migliore.
A Consuegra ci sono quelli che la tradizione indica come i mulini a vento della famosa battaglia del cavaliere errante con il suo fido scudiero, quelli che si animano, nella sua allucinazione, per resistere. Per raggiungerli si deve attraversare appunto la lunga ed unica via centrale del paese dove le donne con la scopa ed il vento scandiscono il tempo proprio come nel film di Almodovar, e risalire una strada che piano piano lascia indietro persone e case.
Quando ci sono stata, la salita verso i mulini ha lasciato il tempo al cielo di pulirsi dalle nuvole e questo ci ha regalato l'emozione di vedere lo scorcio di questo angolo di Spagna al meglio delle sue possibilità. I mulini di Consuegra sono disseminati su una strada che si affaccia sul paese e vivono di un'atmosfera un po' rarefatta e fuori dal tempo.
Qui ci sono solo i mulini, il cielo e la terra. Queste piccole grandi strutture bianche e ben conservate, si trovano a intervalli regolari lungo la strada e il primo di essi sulla sinistra è visitabile ed è un centro di accoglienza turistica. Gli altri, chiusi, hanno comunque come il primo tutti un nome.
Cardeno, Botero, Sancho, Vista Alegre e gli altri ti scortano con discrezione fino alla fine della collina che culmina con la fortezza e una bella vista panoramica. A Consuegra non avrete altro da fare che passeggiare su questa strada né troppo lunga né troppo corta e calarvi senza troppa difficoltà dentro il suo paesaggio per viverne l'atmosfera.
Anche se non avete mai letto il libro di Miguel de Cervantes, ma conoscete a sommi capi la storia del coraggioso cavaliere errante, vi verrà di immaginarlo qui, sul suo cavallo, in preda delle sue allucinazioni, fra le pale che si animano.
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