In particolare, lo studio dimostra che i bambini che sentono che la loro vita ha un significato e un valore e che sviluppano relazioni profonde e di qualità – entrambi parametri di spiritualità – sono più felici, secondo i ricercatori. Aspetti personali della spiritualità (senso e valore nella propria vita) e aspetti sociali (qualità e profondità delle relazioni interpersonali) sono entrambi forti segnali predittivi della felicità dei bambini, hanno detto Mark Holder della University of British Columbia in Canada, responsabile dello studio, e i suoi colleghi Ben Coleman e Judi Wallace. Invece, si è scoperto che le pratiche religiose hanno scarso effetto sulla felicità dei bambini, ha detto Holder. La religione è solo un luogo istituzionalizzato per la pratica o per l’esperienza della spiritualità, e alcune persone dicono di essere spirituali, ma non molto entusiaste del concetto di Dio. Un’altra ricerca ha dimostrato una correlazione tra i bambini ben regolati e beneducati e la religione, ma ciò non è necessariamente uguale all’essere felici. La Spiritualità vince sul temperamento Nel tentativo di individuare strategie per aumentare la felicità dei bambini, Holder e i suoi colleghi hanno cercato di capire meglio la natura del rapporto tra spiritualità, religiosità e felicità nei bambini dagli 8 ai 12 anni. Un totale di 320 bambini, provenienti da quattro scuole pubbliche e due scuole di fede, hanno completato sei diversi questionari per valutare la loro felicità, spiritualità, religiosità e temperamento. Anche ai genitori è stato chiesto di valutare felicità e temperamento dei figli. Il temperamento del bambino è un altro importante segnale della sua felicità. In particolare, i bambini più felici erano quelli più socievoli e meno timidi. Il rapporto tra spiritualità e felicità è rimasto forte, anche quando gli autori hanno esaminato il temperamento. Invece, paradossalmente, le pratiche religiose – compresa la frequentazione della chiesa, pregando e meditando - hanno poco effetto sulla felicità del bambino. E a seguire ci sono alcune informazioni utili per i genitori. “Dare valore al significato della persona può costituire un fattore fondamentale nel rapporto tra spiritualità e felicità”, hanno affermato i ricercatori. Strategie volte ad aumentare il significato personale nei bambini - come esprimere gentilezza verso gli altri e memorizzare questi atti di gentilezza, nonché gli atti di altruismo e volontariato - può aiutare a rendere i bambini più felici, suggerisce Holder. Questi risultati sono stati pubblicati nella edizione online dell’11 Dicembre del Journal of Happiness Studies. Maggiori approfondimenti su adolescenti e Spiritualità Recentemente, un altro progetto di ricerca ha aggiunto valore ai legami già noti tra spiritualità e felicità negli adolescenti. Questa ricerca ha messo a confronto adolescenti affetti da IBD - malattia infiammatoria intestinale - con i loro coetanei sani. L'analisi ha mostrato che mentre la spiritualità ha aiutato tutti i ragazzi, è stata particolarmente utile per quelli affetti da IBD (che provoca dolori addominali e altri sintomi sgradevoli, e anche un maggior rischio di difficoltà psico-sociali e problemi di salute mentale; è più grave di e non uguale all’IBS - sindrome colon irritabile o colon spastico). L’esatta causa della IBD non è nota, e non esiste cura. I ricercatori, Dottor Michael Yi e Dottor Sian Cotton dell'Università di Cincinnati, hanno definito la spiritualità come il proprio senso del significato o scopo nella vita o il proprio senso di connessione al sacro o divino. Ancora una volta, non stavano parlando di religione, chiesa, tempio o moschea. I team guidati da Yi e Cotton hanno raccolto dati sulle caratteristiche socio-demografiche, sullo stato di salute e sulle caratteristiche psicosociali così come sul benessere spirituale di 67 pazienti affetti da IBD e 88 adolescenti sani di età compresa tra 11 e 19 anni. Uno dei più importanti fattori predittivi di una minore qualità complessiva della vita sia per gli adolescenti sani sia per quelli malati era un minor senso di benessere spirituale, ha detto Yi, anche se le caratteristiche personali quali l'autostima, l’andamento familiare e il sostegno sociale erano simili tra i due gruppi. Minor depressione, maggior benessere L’analisi di Cotton sugli stessi 155 adolescenti ha scoperto che livelli più elevati di benessere spirituale erano associati a minor sintomi depressivi e a un maggiore benessere emotivo. “Tuttavia, anche se sia gli adolescenti sani sia quelli affetti da IBD presentavano livelli relativamente elevati di benessere spirituale, la correlazione positiva tra benessere spirituale e salute mentale era più forte negli adolescenti con IBD rispetto ai loro coetanei sani”, ha detto Cotton, sottolineando che questo indica che il benessere spirituale può giocare un ruolo diverso per gli adolescenti con malattie croniche in termini di impatto sulla loro salute o aiuto a far fronte alla situazione. I risultati sono dettagliati nelle recenti versioni online del Journal of Pediatrics e del Journal of Adolescent Health. La ricerca di Yi e Cotton è stata finanziata dal premio sviluppo carriera del National Institute for Child Health and Human Development (Istituto Nazionale per la Salute del Bambino e lo Sviluppo Umano), parte del National Institutes of Health. Di Stephan A. Schwartz Fonte: www.coscienza.org
In particolare, lo studio dimostra che i bambini che sentono che la loro vita ha un significato e un valore e che sviluppano relazioni profonde e di qualità – entrambi parametri di spiritualità – sono più felici, secondo i ricercatori. Aspetti personali della spiritualità (senso e valore nella propria vita) e aspetti sociali (qualità e profondità delle relazioni interpersonali) sono entrambi forti segnali predittivi della felicità dei bambini, hanno detto Mark Holder della University of British Columbia in Canada, responsabile dello studio, e i suoi colleghi Ben Coleman e Judi Wallace. Invece, si è scoperto che le pratiche religiose hanno scarso effetto sulla felicità dei bambini, ha detto Holder. La religione è solo un luogo istituzionalizzato per la pratica o per l’esperienza della spiritualità, e alcune persone dicono di essere spirituali, ma non molto entusiaste del concetto di Dio. Un’altra ricerca ha dimostrato una correlazione tra i bambini ben regolati e beneducati e la religione, ma ciò non è necessariamente uguale all’essere felici. La Spiritualità vince sul temperamento Nel tentativo di individuare strategie per aumentare la felicità dei bambini, Holder e i suoi colleghi hanno cercato di capire meglio la natura del rapporto tra spiritualità, religiosità e felicità nei bambini dagli 8 ai 12 anni. Un totale di 320 bambini, provenienti da quattro scuole pubbliche e due scuole di fede, hanno completato sei diversi questionari per valutare la loro felicità, spiritualità, religiosità e temperamento. Anche ai genitori è stato chiesto di valutare felicità e temperamento dei figli. Il temperamento del bambino è un altro importante segnale della sua felicità. In particolare, i bambini più felici erano quelli più socievoli e meno timidi. Il rapporto tra spiritualità e felicità è rimasto forte, anche quando gli autori hanno esaminato il temperamento. Invece, paradossalmente, le pratiche religiose – compresa la frequentazione della chiesa, pregando e meditando - hanno poco effetto sulla felicità del bambino. E a seguire ci sono alcune informazioni utili per i genitori. “Dare valore al significato della persona può costituire un fattore fondamentale nel rapporto tra spiritualità e felicità”, hanno affermato i ricercatori. Strategie volte ad aumentare il significato personale nei bambini - come esprimere gentilezza verso gli altri e memorizzare questi atti di gentilezza, nonché gli atti di altruismo e volontariato - può aiutare a rendere i bambini più felici, suggerisce Holder. Questi risultati sono stati pubblicati nella edizione online dell’11 Dicembre del Journal of Happiness Studies. Maggiori approfondimenti su adolescenti e Spiritualità Recentemente, un altro progetto di ricerca ha aggiunto valore ai legami già noti tra spiritualità e felicità negli adolescenti. Questa ricerca ha messo a confronto adolescenti affetti da IBD - malattia infiammatoria intestinale - con i loro coetanei sani. L'analisi ha mostrato che mentre la spiritualità ha aiutato tutti i ragazzi, è stata particolarmente utile per quelli affetti da IBD (che provoca dolori addominali e altri sintomi sgradevoli, e anche un maggior rischio di difficoltà psico-sociali e problemi di salute mentale; è più grave di e non uguale all’IBS - sindrome colon irritabile o colon spastico). L’esatta causa della IBD non è nota, e non esiste cura. I ricercatori, Dottor Michael Yi e Dottor Sian Cotton dell'Università di Cincinnati, hanno definito la spiritualità come il proprio senso del significato o scopo nella vita o il proprio senso di connessione al sacro o divino. Ancora una volta, non stavano parlando di religione, chiesa, tempio o moschea. I team guidati da Yi e Cotton hanno raccolto dati sulle caratteristiche socio-demografiche, sullo stato di salute e sulle caratteristiche psicosociali così come sul benessere spirituale di 67 pazienti affetti da IBD e 88 adolescenti sani di età compresa tra 11 e 19 anni. Uno dei più importanti fattori predittivi di una minore qualità complessiva della vita sia per gli adolescenti sani sia per quelli malati era un minor senso di benessere spirituale, ha detto Yi, anche se le caratteristiche personali quali l'autostima, l’andamento familiare e il sostegno sociale erano simili tra i due gruppi. Minor depressione, maggior benessere L’analisi di Cotton sugli stessi 155 adolescenti ha scoperto che livelli più elevati di benessere spirituale erano associati a minor sintomi depressivi e a un maggiore benessere emotivo. “Tuttavia, anche se sia gli adolescenti sani sia quelli affetti da IBD presentavano livelli relativamente elevati di benessere spirituale, la correlazione positiva tra benessere spirituale e salute mentale era più forte negli adolescenti con IBD rispetto ai loro coetanei sani”, ha detto Cotton, sottolineando che questo indica che il benessere spirituale può giocare un ruolo diverso per gli adolescenti con malattie croniche in termini di impatto sulla loro salute o aiuto a far fronte alla situazione. I risultati sono dettagliati nelle recenti versioni online del Journal of Pediatrics e del Journal of Adolescent Health. La ricerca di Yi e Cotton è stata finanziata dal premio sviluppo carriera del National Institute for Child Health and Human Development (Istituto Nazionale per la Salute del Bambino e lo Sviluppo Umano), parte del National Institutes of Health. Di Stephan A. Schwartz Fonte: www.coscienza.org
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