Jimmy Savile si rivela oggi come una piovra, un approfittatore, vittima di se stesso e delle sue instabilità emotive e sociali che sarebbero bastate a relegarlo nell’inferno della vergogna, non fosse che la sua era una fame insaziabile che non conosce pentimento e che ha lasciato questo inferno per l’altro nel 2011.
La star della televisione britannica BBC, secondo le fonti, è stato un predatore a piede libero all’interno di ospedali psichiatrici, policlinici universitari e cliniche pediatriche dove ha abusato sessualmente di bambini, anziani, malati terminali e soggetti mentalmente deboli, ovviamente non c’era differenziazione nella scelta delle prede, sia uomini che donne di ogni età e condizione fisica hanno subito per anni i suoi abusi. Savile ha agito indisturbato per un decennio presso le strutture dietro la scusa del volontariato e, complice la fama internazionale di cui gode(va), nessun medico, infermiere, addetto al controllo ha pensato di sorvegliarne le ‘visite’.
Queste news si sommano alle raggelanti rivelazioni immediatamente postume, relative agli abusi sessuali su più di cinquecento bambini tra i cinque e i dieci anni che venivano convocati nei camerini del dj Savile, all’ora sulla cresta dell’onda.
Non mancano all’appello nemmeno le squallide e angoscianti scenografie degli orfanotrofi, dove i bambini, vittime di abbandoni, maltrattamenti e realtà familiari in assoluto poco gradevoli da raccontare, non hanno trovato pace nemmeno per un giorno tra le mura degli istituti; in quarant’anni di attività Savile ha battuto a tappeto tutti i purgatori di Londra e dintorni, stanando bambini e infermi per trascinarli con sé nell’oblio della sua perversione. James Wilson Vincent Savile ha potuto accedere in ogni anfratto degli ospedali che lo accoglievano come benefattore, cercando e trovando il proprio piacere fisico, la soddisfazione sessuale e l’appagamento anche nel buio delle camere mortuarie dove ha stuprato i corpi che in vita erano riusciti a sfuggire alla sua brama.
Le segnalazioni sugli abusi da parte del Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico arrivano a centinaia presso gli studi legali che rappresentano le vittime, coinvolgendo il Savile Inquiry Team, personaggi prossimi a Savile e che hanno lavorato con lui tra gli anni ’70 e ’80.