La regione costiera della Croazia è contraddistinta dall’influenza degli Illiri, dei Greci e dei Romani e successivamente da quella della cucina mediterranea, in particolare italiana e francese.
È caratterizzata da molte specialità di mare preparate in vari modi. Rinomato è l’olio d’oliva e i vini del territorio. I produttori di olio hanno rinnovato gli uliveti dei loro nonni, cercando di preservare la tradizione della coltivazione dell’olivo e il rispetto della natura e della produzione biologica, in modo da poter offrire la garanzia della qualità. I frantoi croati effettuano la lavorazione delle olive a freddo con l’utilizzo di attrezzature moderne, conservandone con questo procedimento il gusto originale, il sapore, la ricchezza di antiossidanti e vitamine.
La coltivazione della vite in queste regioni ha radici antiche, la Croazia è giustamente orgogliosa della sua vasta gamma di vini. Vi sono infatti più di mille etichette, di cui 900 con la tutela e il controllo dell’origine geografica.
I vigneti croati sono divisi nella regione continentale e in quella costiera. L’area della regione vinicola costiera si estende lungo tutta la costa adriatica e l’entroterra dalmata.
L’intera regione è suddivisa in quattro sotto-regioni: l’Istria, il Hrvatsko Primorje, la Dalmazia settentrionale, centrale e meridionale e infine l’entroterra dalmata. Le varietà da vino rosso sono il cabernet sauvignon e il merlot coltivate nella zona costiera dove il più famoso vitigno autoctono della Dalmazia è il Plavac Mali.
I più famosi vini croati per varietà sono proprio i “Plavac”, che prendono il nome dalle località dove sono coltivati come: Dingac, Postup, Ivan Dolac e simili.
È interessante notare che le ricerche più recenti hanno dimostrato che da una antica varietà del famoso Plavac dalmato, conosciuta come Crljenak hanno origine il californiano Zinfandel e l’italiano Primitivo.
E sì che soprattutto a Spalato e nelle vicinanze i nostri connazionali sono ben lieti di assaporare le pietanze locali anche perché rispetto all’estero qui si può non rinunciare alla pasta ( gnocchi e riso sono i piatti forti della cucina spalatina).
Al ristorante “Bruna”, dell’Hotel Park a quattro stelle, la scelta sul menù è molto ampia e la chef Marija Lulic propone i tortellini ai quattro formaggi accanto a delle fettuccine verdi con scampi e salmone senza dimenticare il classico risotto con zucchini e salmone e gli gnocchi con prosciutto e asparagi.
Il maitre dal canto suo si esibisce su richiesta del cliente nella preparazione della specialità della casa, l’ ottima carne alla tartara. Sulla via che porta a Klis, ad una decina di chilometri da Spalato, una sosta golosa la si può fare all’azienda Stella Croatica, prima società croata che ha ricevuto la certificazione Halal, che, dopo aver iniziato la sua attività sull’isola di Mljet vicino Dubrovnik, ha dato vita nel 2012 alla fabbrica di Klis con i fondi dell’Unione Europea. Stella Mediterranea iniziato sull’isola di Mljet vicino a Dubrovnik nel 2001, sulla base di una lunga tradizione familiare di casa crescita .
Il proprietario e sua moglie hanno utilizzato antiche ricette per la preparazione di prelibatezze locali , con olive farcite , fichi , mandorle. « I nostri prodotti – ci viene detto dalla responsabile della comunicazione Andriana Vidakovic – non solo hanno la particolarità di mantenere i sapori della natura dalmata, ma si intrecciano con la cura e l’ amore che viene profuso attraverso il lavoro manuale degli addetti alla produzione, sempre nel pieno rispetto delle norme che regolano la preparazione dei cibi». Data la posizione privilegiata per essere a 3 minuti dal casello autostradale di Spalato e a 10 minuti dalla città, può essere scelto per una escursione gastronomica.
Il programma dura 20-30 minuti. Si potrà vedere come si producono le specialità della casa che si potranno anche degustare. Naturalmente c’è la possibilità di acquistare i prodotti in loco al prezzo di fabbrica.
La degustazione di olio, vino e formaggio sarà effettuata nel villaggio etnico a soli due minuti a piedi dalla zona di produzione. Due sono i tipi di olio in degustazione, con il primo tipo viene servito formaggio di vaccino e insieme una torta di fichi; con il secondo tipo di olio, ottenuto dalla spremitura a freddo di olive e limoni, viene servito formaggio misto di vaccino e di pecora e confettura di fichi secchi.
Non mancherà l’ottima pancetta dalmata ed il vino nero. Il tutto accompagnato da pane fatto in casa sotto la famosa “campana di ferro”.
La degustazione si conclude con l’assaggio di altri tipi di dolci.
Harry di Prisco