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La storia del mio lavoro, sesta puntata.

Da Marziasofia1
Dunque ragazze...Son passati molti giorni da quella quinta puntata,
e mi è stato difficile, ricominciarenon so, mi si era bloccata la vena...ma sopratutto ho finito, il mio settimo Romanzoera l' ora...è sempre catartico e mi ci voleva proprio...
Era Il 1995 e io abitavo in questa casetta al limitar della pianura dello Schlezwig Holsteinappena fuori Hamburg City... non vi impaurite, non mordeè solo una regione dei BundesLand al confine con Hamburg una regione che storicamente ha avuto un importanza talealla fine dell' Ottocento, che meglio se andate a leggervi la storiaaltrimenti mi tocca star qui post su post, a spiegarvelo.
La storia del mio lavoro, sesta puntata.
Ty cresceva felice e spensierato...andava a scuola in una bellissima scuola di campagna faceva sport, aveva tanti amichetti. La città era vicina, ma lontana abbastanzada permetter  a lui di vivere una vita sana e all' aria aperta...circondato da amici e animali...
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Tutto pareva procedere per il meglio..venivamo in Italia regolarmente per gli acquistie avevamo fiducia nel futuro e nelle nostre prospettive...Mi pareva allora, che tutto non avrebbe mai avuto fineforse avevo una fiducia smodata nei miei sogni o nelle mani di LUI e speravo in quelle di Ty per il futuro...
Avevo un ragazzo moldavo che mi aiutavae che faceva esattamente quello che gli chiedevoera bravissimo... imparò la lingua in un mesee viveva in mia simbiosi, lo chiamavo Nino, da Albanino visto che era il sosia del cantante di Cellino(scusate la rima...)
La storia del mio lavoro, sesta puntata.
Dunque  vi ricordate dove eravamo rimaste??Io si ... eravamo rimaste alle tre Miller, figlia madre nonna,e avevano pure un cane..in tre... per dividersi gli onerie unire il piacere... le tre dell' Avemaria.Pregavano sempre... in chiese separate però, come le case, separate!Oddio...Non che le tre tizie fossero cooosììì importanti...ai fini della storiano ..non direipoi in fondo, in una situazione in cui tutto succedeva al ritmo di un milione di avvenimenti al minutoerano veramente ben poca cosa...ma in qualche modo il loro ruolo se lo scolpirono a mani nude...
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Anche queste tre, alla fine, non furono che una semplice virgolain un Poema lungo come la Divina Commedia...e di cui io stessa perdo il filo ...
Così, come l' estate fu la più torrida venne l' inverno più freddo che ci si potesse ricordare, eravamo sommersi da un vero mare di neve....
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e questo come si può ben intuire non aiutò. Ne avevo ormai tre e stava per arrivare il quarto,ma nonostante tutte le problematiche... i negozi erano pieni...si vendeva a ritmi per me oggi impossibili anche da ricordaree...  avete presente com'è Hamburg??
Occorre che ve ne parli un pò...Amburgo, è una metropoli che si avvicina ai due milioni di abitanti...è una città bellissima...davvero. Tutta o quasi costruita sull' acqua.Come poche città al mondo, sa unire il modernissimo al molto antico,ed è così verde da parere un giardino  incantatocon certi palazzi che li vedrete solo sulle riviste d' arredamento.Circondata di bianche ville da sogno, coi colonnati vittoriani e i capitelli e le cariatidi Ci sono case che sono pazzescheavrete visto la villa della mia amica Karinmi direte, ma allora???eh... tutto non vi poteva dare il creatore, beh di brutto c'è che c'è un clima di m...Amburgo è una città dove è bellostare vestiti di nero e di lana sotto al sole, tanto il sole è pallido e appena appena calduccio,è una città nella quale non è inusuale accendere il camino il 15 di agosto!ma è una città vivibile affascinante, viva... piena di eventi. e di luoghi magici.Peccato ricordarla solo per il suo quartiere Hard...il S Pauli.o per le mura del porto, vecchie di mille anni...I suoi abitanti sono civili ed accoglienti, sinceri e fedeli, amici veri, ha una popolazione aperta a tutte le razze e a tutte le religioni tollerante e cosmopolita come poche una città in cui essere Italiani vuol dire essere Speciali...checchè se ne dica, io mi son sempre sentita così.Loro mi hanno sempre fatta sentire Una vera Star. Una città che viene anche definita la Venezia del Nord poichè ha 2200 ponti... sul fiume Elbe e sul lago Alster!L' Alster, un sogno!!!Un lago navigabile popolato da centinaia di barche a vela in pieno centro cittàche in inverno, spesso gela quando la temperatura va sotto zero e allora  tutti vanno con le carrozze e le slitte a camminarci sopra...tra i banchetti di wurstel fumanti e le varie attrazioni girovaghe.
La storia del mio lavoro, sesta puntata.
Hamburg è la seconda città della Germania dopo Berlino, ed è una città ricchissima...Ci sono addirittura un paio di migliaia di milionari per nascita tra i quali il più famoso è Karl Lagerfeldpoi ci sono un enormità di milionari per reddito tipo che ne so mi viene in mente Dieter Bohlen. chi è direte voi?? Si vede che non siete tedeschi..è l' inventore dei Modern Talking di cui sicuramente avrete sentito parlare negli anni ottantabeh insomma c'è una clientela..esagerata...forse seconda solo a Londra Dubai e Los Angelesquindi non mi chiedete e sopratutto non chiedetevelo perchè, aprivo un negozio dietro l' altro...lo si capisce no?
Le riviste si erano accorte da tempo di noi e qui non vi sto a mettere le numerose copertine o pagine di Giornali dedicateci...mi crederete sulla parola?
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insomma si può dire?eravamo famosi ! capite che vuol dire? FAMOSI!
La storia del mio lavoro, sesta puntata.
Davamo feste e ricevimenti..frequentavamo il bel mondo come si dice...viaggiavamo ed eravamo invitati ovunquenonostante lavorassimo da mattina a sera e passassimo frequentemente le vacanze lavorando in Italia.. alla ricerca di questo e quell' oggetto.Sempre nella speranza di trovare il più bello invitati come special buyernei migliori alberghi Italiani come il Grand Hotel o come l' Excelsior a Firenze.Ci credete che le mode nell' arredamento in Germania negli anni Novanta son partite tutte da me?Se non ci credete trovate qualcuno che mi smentisca!Insomma... la gente ci ammirava e come sempre succede anche un pò, ci invidiava...ma si sa...  si mette in conto... sono i soliti prezzi da pagare...nessuna particolarità a meno che... poi le cose non diventino davvero deleterie.
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Eravamo anche benefattori... regalavamo fontane o statue all' Istituto Italiano di Cultura...istituivamo concorsi..aiutavamo le persone in difficoltà insomma tutto quello che si fa...Qui in questa foto siamo col nuovo Console...Coretti de Glamini e la moglie
La storia del mio lavoro, sesta puntata.
cambio leggermente i nomi ma siamo lì..Era un fiorentino, come me...con la sua bellissima moglie tedesca e la carissima piccola Jiulia... Lui inaugurava i nuovi negozi e presenziava alle nostre feste che erano sempre un successo di critica e di pubblico anche qua potrei sommergervi di foto..ma sooprassediamo!
Dunque aprimmo un altro negozionel centro di Eppendorf il quartiere più vivace e allegro della città...pieno di coppie di professionisti tipo lei avvocato lui medico... o anche viceversa...  coppie giovani, come eravamo noi allora... coi bimbi biondissimi e bellissimi vestiti Jacada, a volte anche tre o quattro, la governante filippina, le macchinone splendenti, davanti alle scuole,etc etc...e come direbbe mia nonna e tutto il resto del carlinoma di questo non vi parlerò... perchè meriterebbe una storia a parte...
La storia del mio lavoro, sesta puntata.
Insomma aprimmo due negozi nuovi in due mesi,questo che vedete sopra è il primo nuovo aperto...Conservammo però, il terzo Terratoscana ... quello in cui c'era la Frau Miller, infattirestava tra tutti il più determinante, per grandezza e storia...e scegliemmo lei la Miller, per curarcelo,in fondo tra tutte le commesse che avevamo provato la Miller era la migliore...la migliore..oddioo...se non avesse avuto il vizio impertinente di scambiare la mia cassa per quella della sua famiglia...
Vabbeh dai su.... non fate quella faccia del tipo ecco io lo sapevoanche io lo sapevo che vi credete???Ma, tutto non si può avere tutto sommato ce n'era abbastanza per tutti...e così direi che quello, o dovrei dire quelle,  furono  l' unico regalo che quella str...della mostruosaMariele Hildebrand Fick ci fece in quella torrida estate... regalo che durò fino a quest' altro terribile inverno...e che compromise per sempre( insieme a molti altri fatti, per l' amor di Dio !)tutte le nostre speranze per il futuro...
Noi eravamo troppo ciechi, per vedere quello che non volevamo vedere...ma proprio mentre ci accingevamo ad aprireil nostro Sogno nella Cityaccadde qualcosa che è ancora troppo presto per annunciaretanto voi... avete tempo di aspettare no??e allora fatemici pensare ho un pò bisogno di elaborare il tutto...
Non ne parlo mai...ed è sempre duro farlo anche se son passati più di venti anni....
La vostra Marzia Sofia
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