LA STORIA DELL’IMPERO ANGELUCCI , BOSS DELLA SANITà, ORMAI IN AFFANNO TRA INCHIESTE E PROBLEMI FAMILIARI

Creato il 29 giugno 2011 da Madyur

L’opera di Roma che doveva rappresentare il Papa Giovanni Paolo II beato , alla Stazione Termini , ha unito il popolo romano. E’ brutta. E’ stata ribattezzata Er Pipistrello , rovesciando battute sulla bruttezza dell’opera. Gli Angelucci pensavano con quell’opera di aver conquistato un posto speciale nel cuore della città.

Gli Angelucci sono una storica famiglia con affari in tutto il mondo, non sempre chiarissimo. Negli ultimi tempi guai della famiglia si sono moltiplicati. Gli Angelucci non riescono a quadrare i conti con la Polverini che tiene in sospeso le ricche convenzioni con le Regioni. Alcuni degli immobili più pregiati sono finiti sotto sequestro per irregolarità edilizie. E poi ci sono i magistrati che indagano sugli aspetti più oscuri sulla famiglia : la frequentazione con uno die nomi storici della camorra ; i procedimenti per tangenti e quelli per maltrattamenti per mogli, fidanzate e figli.

La loro storia imprenditoriale comincia dal Vaticano , dove erano ricevuti da molti partner d’affari ,a partir dal monsignor Michele Basso , l’economo del prestigioso Capitolo San Pietro, poi travolto da grane giudiziarie. Il monsignor è il primo ad accogliere il nuovo imperatore delal sanità che decise di traslocare da un appartamento all’Appia in Lussemburgo, creando la holding Tosinvest.

Aveva 29 cliniche convenzionate , specializzate nella riabilitazione , sparse nel Sud con una forte concentrazione nel Lazio. Il capo famiglia Tonino ci è buttato nel business trent’anni fa , quando il pubblico ha cominciato a cedere al privato. E lo ha fatto nel momento giusto al posto giusto : Roma. Dove i corpi e le anime spesso sono amministrati dalla stessa persona.

Ciarrapico chiama Tonino , Napoleone. Nel 2008 si ritaglia anche un posto in Parlamento nelle file del Pdl, risulta assente 7 su 10, Sempre presente in aula, però, quando si parla di giustizia. Alla guida dell’azienda ora c’è il più giovane Giampaolo, che ha superato nel bene di famiglia i gemelli Alessandro e Andrea. Da cinque anni Giampaolo è alla guida di Tosinvest e si è lanciato in tanti affari : ha in mano il giornale “Libero”, è produttore di spettacoli teatrali insieme a Maurizio Costanzo , pubblica libri d’arte , allaccia rapporti con Finmeccanica e Fintecna.

I guai iniziano nel 1998 a Giampaolo. In Puglia è sotto processo per aver finanziato con 500 mila euro la lista del Presidente della Regione Raffaele Fitto, del Pdl, ora ministro degli affari regionali. Dalle indagini risulta però una trasversalità di pagamenti: infatti oltre a Fitto, ha sovvenzionato l’Udc, Ds, Berlusconi e Partito monarchico italiano. Inoltre i Pm baresi hanno mandato a Roma gli atti dei soldi versati a Storace durante la campagna elettorale a riconferma di governatore del Lazio.

Hanno grandi dimore. Il primo investimento sono stati due appartamenti di 1500 metri quadrati di fronte alla scalinata del Campidoglio , con due balconi che si affacciano a Piazza Venezia. Hanno guardie del corpo imponenti. Sono sempre accompagnati da vigilantes armati che viaggiano su Audi Blu con vetri oscurati e lampeggiante. Un’anomalia : le guardie giurate in Italia, non possono tutelare le persone , mentre sirena e lampeggiante sono una concessione del prefetto di Viterbo. Queste guardi giurate risultano anche indagate insieme ad Alessandro Angelucci perché aggrediscono l’ex moglie di quest’ultimo. L scena raccontata è da film poliziesco : L’auto con il lampeggiante arriva sgommando e frena in mezzo alla strada , terrorizzando l’anziano autista della donna che diventa bersaglio die tre ( Angelucci + 2 guardie giurate). Il fatto raccontato di violenza non rimane purtroppo isolato. Alessandro si ripete in un ristorante di Roma, dove aggredisce l’ex moglie e figlia intente a mangiare, sono l’intervento del proprietario e di alcuni clienti evita il peggio.

La storia d’amore di Alessandro con l’ex moglie ha un epilogo da lungo matrimonio. Si sposano nel 1994 , e lei termina i studi per dedicarsi a lui. Avranno tre figli. Lei chiede un incarico da una dalle società che fanno a capo a Tosinvest. Poi verso il 2007 cambia tutto. Alessandro deve cedere le cariche aziendali a Giampaolo , e il suo umore diventa nero. Nel 2008 rompe con la moglie perché ha una relazione con la figlia ventenne di una gioielliere di Riccione. Da allora l’ex moglie vive brutti momenti. Licenziata senza motivo e pedinata da alcuni uomini. Inoltre Suo marito entra nel suo appartamento e le porta via i suoi beni personali : vestiti , borse, pellicce, gioielli e in particolare un solitario da 290 mila euro. Lei si fa coraggio e mette nero su bianco i soprusi che ha dovuto subire e che ha visto con i suoi occhi : un lungo elenco di rimostranze, compresi presunti illeciti penali e amministrativi.

Si comincia ad investigare. Si scopre irregolarità sulla dichiarazione dei redditi di Alessandro Angelucci e le somme versate mensilmente dalla Tosinvest sul suo conto corrente. Tre anni fa l’imprenditore dichiarò al fisco un reddito di 325 mila euro. Ma in nove mesi (da gennaio a settembre 2008) in banca sono affluiti un milione e 600 mila euro.

Di Andrea si racconta che vive in una villa dell’Olgiata dallo sfarzo hollywoodiano. E si può anche incontrare Ciro Maresca , più volte arrestato perché considerato uno dei capi della nuova famiglia di Castellamare di Stabia. Ciro è il padre di Doriana Maresca, la compagna di Andrea, da cui ha avuto due bambini. In comune con padre e fratelli ha la passione per i casinò.

L’impero degli Angelucci è in affanno, sia per il modo in cui trattano le donne sia per il modo per gestire gli affari. Sono come la statua di Wojtyla , sotto la patina d’argento comincia a venire fuori alla luce il bronzo.


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