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La storia di “Mon étoile”

Creato il 28 dicembre 2012 da Musicamore @AAtzori

La storia di “Mon étoile”L’estate scorsa ho avuto il piacere di conoscere un artista speciale,  d’altri tempi, con una grande sensibilità per la poesia e la musica. Di quegli artisti completi che oggi è sempre più difficile incontrare. Tempo addietro mio marito aveva ricevuto in dono da lui un CD con alcune sue canzoni. Una, in particolare, però, mi colpì oltre che per l’arrangiamento, anche per la dolcezza del testo.

L’artista è Gilbert Paraschiva .Questo è il suo sito:www.GilbertParaschiva.com.

Quel caldo giorno d’agosto ci siamo lasciati con la promessa che quella canzone ,  gliel’ avrei regalata anche con la mia voce. Sono passati 4 mesi e finalmente  sono riuscita a mantenere la promessa, ma con una variante. Ho registrato la canzone in duo con mio marito. Lui non è un cantante ma ha una grande passione per la musica e il canto. Anche con qualche difficoltà e la poca dimestichezza con il programma di registrazione, l’abbiamo registrata col cuore, soprattutto perchè era un dono natalizio per il nostro caro amico Gilbert.

Ho chiesto a Gilbert come e perchè è nato questo suo brano.

LA MIA STELLA (Mon étoile)  ex il Mio Mondo

La storia di “Mon étoile” è vecchia e risale alla  fine degli anni Settanta quando risiedevo a Napoli e, nel mio Studio di Piazza Garibaldi, una sera la feci ascoltare ad un bravo cantante di nome JOVINO  (anche in arte usava solo il cognome) che subito volle registrarla e volle fare subito un disco-provino (allora si chiamava “acetato”) ma poi, purtroppo,  il JOVINO partì per il servizio militare e non se ne fece più nulla, rimanendo così la sua registrazione nel proverbiale cassetto!

Dopo ben oltre trent’anni, una sera feci sentire per caso questa canzone (che allora si chiamava “IL MIO MONDO”)  alla mia fidanzata canadese che era in contatto con me su MSN la quale mi disse: “Perché non me la dedichi, cantandola in francese?”  e ci provai ma vidi che, dicendo “MON MONDE”, ci mancava una nota e decisi di tramutare il MONDO in una STELLA, chiamandola “Mon étoile” anche perché, penso, sia più romantico dire ad una donna “SEI LA MIA STELLA” mentre non guasta se una donna dicesse al suo uomo “IL MIO MONDO sei tu, amor, lo sai, fare a meno di te io non potrei….”. Naturalmente non solo il titolo fu cambiato ma molte parole del testo che poi ho voluto espressamente dedicare a Marleine, come ad esempio  la frase come “…que Quelc’un as mis un jour sur mon chemin…” ossia “che Qualcuno ha messo un giorno sul mio cammino…” (“C” maiuscola di Qualcuno perché è ovvio che si riferisca al Signore, ossia a Dio!) oppure il finale dove dice: “…un amour comme le tien, cherie, envoyé  par le Ciel!!” ovvero “…un amore come il tuo, cara, inviato dal Cielo!!!”  (idem la “C” maiuscola per Cielo)

Questa è la breve storia di una canzoncina di poche pretese.  Gilbert Paraschiva

 

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