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La storia di questo bar è troppo divertente, ne ridevo con l’edicolante, il razzismo colpito al cuore. E nelle tasche.

Creato il 11 dicembre 2011 da Slasch16

La storia di questo bar è troppo divertente, ne ridevo con l’edicolante, il razzismo colpito al cuore. E nelle tasche. Ne ho scritto ancora di questo bar, abbastanza grande, che si trova sotto i portici non molto lontano da casa mia è di fianco all’edicola dove compro il giornale.
L’italiano, nel senso di lingua, è poco frequentato c’è una vasta gamma di dialetti del sud oppure tentativi di avvicinarsi alla lingua di Dante con accenti decisamente marcati.
In larghissima parte è frequentato da pensionati che passano l’intera giornata a giocare a carte o a discutere di calcio, i tavolini all’esterno sono occupati anche d’inverno, specialmente se è mite come adesso, sono tutti pensionati che che non avranno il blocco della svalutazione spero, per loro, che almeno abbiano la casa di proprietà ed il bello di tutta la questione, oltre al fatto che passano lì la giornata consumando poco o niente, è che quello che vota più a sinistra di tutti vota pdl, gli altri votano lega.
Mi capita spesso, volutamente fingendo di leggere qualche cartello di ascoltare i loro discorsi di un qualunquismo da pelle d’oca e di un razzismo da fare invidia a Borghezio.
Ha molto del bar dei circoli di sinistra o cattolici dove ti lasciano passare la giornata ai tavoli anche se prendi solo un caffè, non siamo in centro e non siamo a Nizza dove, appena ti siedi, arriva il cameriere per l’ordinazione con il supplemento per il servizio al tavolo esterno e per questa ragione, puramente economico parassita speculatoria è abbastanza frequentato.
Mi ha sempre impressionato, delle loro discussioni, non il qualunquismo di frasi fatte alla Tg4 o Studio Aperto quando parlano della situazione politico economica attuale dovuto anche al fatto che l’unico giornale che leggono, a gratis, è la Gazzetta dello sport ma il razzismo e la cattiveria che esibiscono quando parlano di immigrati e di stranieri.
Fa ancora più impressione per i motivi che ho scritto prima, tolti tre o quattro che parlano un simil milanese gli altri hanno tutti un accendo che più in su della Calabria non arriva, forse alla Campania ma non ne sono certo, in poche parole sono emigranti ospiti a Milano da decine di anni ma non ancora integrati, almeno sul piano della lingua.
Poveri crudeli con altri poveri. Il bar trasmette le partite su Sky ed è l’unico momento che l’intelligenza si esprime al massimo con boati , quando segna la squadra del cuore, il cui eco arriva sino a casa mia, a qualche centinaio di metri.
Il bar era in crisi da anni ed è abbastanza comprensibile con consumatori di quel calibro, molto frequentato ma senza un euro che movimentasse il mercato, l’economia, consumi che muovessero il pil.
Il proprietario, forse esauritosi con il volontariato senza scopo di lucro, ha deciso di vendere ed indovinate un po’?
L’hanno preso i cinesi, da circa una settimana.
D’accordo che non sono marocchini, albanesi, romeni, ucraini, africani, ma ve li immaginate i razzisti nostrani immigrati che da almeno un decennio hanno sputato veleni contro gli immigrati extracomunitari e non?
Io lo scrivo subito, a scanso di equivoci, se i cinesi permetteranno loro l’andazzo di prima e cioè occupare tavolini esterni ed interni per 18 ore al giorno bevendo un caffè o una birra entro poche settimane saranno ancora razzisti, contrari agli immigrati che andrebbero rimandati a casa loro o affondati direttamente con i loro barconi, voteranno ancora lega ma con un distinguo: i cinesi non sono come i nord africani, gli albanesi, con i cinesi ci si può convivere anche se siamo razzisti.
Quando di dice federalismo a ore, razzismo a ore, cervelli al macero in funzione di un gretto egoismo ed interesse.
Proporrei ai nuovi proprietari, per il lancio e l’inaugurazione del locale, di invitare come ospite d’onore il Trota, tema della serata: il razzismo leghista e l’integrazione con i cinesi.
Sottotitolo, come convivere pacificamente con gli extracomunitari se ci lascino giocare a carte, fornite da loro, per 18 ore al giorno al costo di un caffè e riscaldamento compreso.
Ve bene il razzismo, l’ideale della razza padana ma, se è conveniente, si può anche chiudere un occhio ed essere tolleranti.
Almeno con i nuovi proprietari che, sono cinesi, ma sembrano umani come i padani.
La foto somiglia molto ma non è quella del locale in questione, è presa dal web. 



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