Magazine Cultura
Al tempo di San Cipriano (1110-1190 c.ca), Reggio era già soggetta da diversi decenni agli invasori Normanni: una città cosmopolita ancora aperta all'affluenza di arabi, franchi, ebrei ed orientali, grande produttrice di seta grezza, agrumi e legname, nonostante il graduale declino politico ed economico presto inaugurato dalle spoliazioni materiali e culturali operate dai barbari conquistatori.La convivenza fra gli indigeni Greci e i francofoni Normanni era disciplinata dalle mura di cinta che circoscrivevano e separavano due diversi quartieri: quello romeo/bizantino intorno all'attuale Piazza Italia (ove si trovava originariamente la cattedrale Cattolica dei Greci), e quello Normanno, costruito ex novo, nell'area limitrofa all'attuale Duomo, oltre il Castello; inoltre, presso via Giudecca risiedevano i mercanti ebrei.Il reggino Cipriano visse in tale contesto storico, quale insigne rappresentante di un mondo e di una cultura antichissima – quella greco-calabra – destinata a soccombere sotto i colpi degli stranieri che ne riscriveranno arbitrariamente la Storia. Figlio di un medico, studiò a sua volta la disciplina di Ippocrate per poi prendere i voti ed iniziare la sua attività spirituale presso il Monastero del Santissimo Salvatore di Calanna.Ben presto, la sua fama di ottimo medico si diffuse fra i centri circostanti, facendo affluire carovane continue di persone che si recavano sulle alture di Calanna per avvalersi delle cure di Cipriano; questi era un medico anagiro, cioè non esigeva denaro per le sue prestazioni, in un'epoca in cui i compensi per l'attività di cerusici o archiatri (gli antesignani dei moderni medici ospedalieri) erano proporzionali alla reputazione o alla specializzazione del singolo professionista.Cipriano divenne in seguito responsabile del prestigiosissimo monastero reggino di San Nicola Calamizzi, uno dei più celebri scriptoria del Sud (quanto la civiltà umanistico-rinascimentale ed il pensiero moderno debbano ai copisti reggini in termini di gratitudine è un capitolo a parte!), ove si diede ad un'infaticabile assistenzialismo sociale a beneficio della comunità, accudendo gli infermi, amministrando il monastero a dispetto delle continue ingerenze dei Normanni e dei chierici latini (i quali solevano comperare le cariche religiose, a partire da quella arcivescovile, dalle autorità normanne per poi non compiere uno straccio di attività caritatevole), ed infine studiando e pregando in ossequio alla propria, autentica, fede.Cipriano morì il 20 novembre 1190, giorno in cui viene commemorato dalla Chiesa Greco-Ortodossa: la sua tomba divenne oggetto di fervida venerazione da parte dei Reggini. Il monastero di San Nicola sprofondò in mare nel 1562, insieme al promontorio su cui poggiavano i ricordi di Giocasto, Artemide e di tutte le memorie ancestrali cittadine, oggi perdute. Delle spoglie mortali, così come della vita di Cipriano, i posteri sanno poco o nulla. Si sa, i vincitori – siano essi Normanni, Svevi, Angioni, Aragonesi, Francesi o Piemontesi – hanno riscritto la nostra Storia; ma forse si è trattato di un oltraggio di minore empietà rispetto a quello di cui i discendenti si sono macchiati nei confronti dei propri Padri: barattare l'onore e l'identità con la quiescenza alla frusta degli invasori.Chissà, probabilmente Cipriano di Calamizzi ha fatto in tempo a vedere tempi migliori!
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il vecchio albergo del Touring Club all'Alpe di Siusi.
Raso al suolo per compiacere i nuovi proprietari, che intendevano triplicarne la volumetria e spostarlo in zona aperta alle auto, è stato un punto di riferiment... Leggere il seguito
Da Cipputi
ECOLOGIA E AMBIENTE, INFORMAZIONE REGIONALE, STORIA E FILOSOFIA -
I quindici giorni folli di Waston Edizioni: Strade Inquiete di Alessandra Litrico
Ed ecco "Strade Inquiete" di Alessandra Litrico, un romanzo psicologico con una copertina decisamente Hopperiana.Le strade di Milano sono inquiete come lo... Leggere il seguito
Da Rox186
CULTURA, LIBRI -
Il popolarismo come antidoto al populismo
Nel capitolo “Come potrà sparire il populismo” del libro “Governare bene sarà possibile”, Giovanni Palladino propone la rivalutazione e l’applicazione del... Leggere il seguito
Da Libera E Forte
CULTURA, SOCIETÀ, DA CLASSIFICARE -
L'estate con Piemme Edizioni
pp. 280 - euro 16,90YoungerPamela Redmond SatranIn libreria dal 7 luglio 2015Brillante, comica e romanticissima, la storia irresistibile di una casalinga davver... Leggere il seguito
Da Spaginando
CULTURA, LIBRI -
LA REGOLA DEL GIOCO (Kill the Messenger)
Come ti distruggo una carriera professionaleInteressante pellicola d’inchiesta ispirata alla storia vera di Gary Webb, La regola del gioco è accattivante nella... Leggere il seguito
Da Ussy77
CINEMA, CULTURA -
Salento d’argilla: Domenico Leonardo Perrone ceramista di Nardò: il faenzaro...
Salento d’argilla: Domenico Leonardo Perrone ceramista di Nardò: il faenzaro divenuto capitalista. 24 giugno 2015 di Redazione di Riccardo Viganò... Leggere il seguito
Da Cultura Salentina
CULTURA