Da microblog con messaggi brevi in stile sms a media completo di foto, video, interazione con la tv e piattaforma più gettonata per chi cerca notizie. È l'evoluzione di Twitter - che ieri è sbarcato in Borsa - in sette anni di vita. E chissà quali altre sorprese riserva il social network dei cinguettii che, come Facebook, dovrà iniziare ad accontentare non solo gli utenti ma anche gli azionisti.
Il microblog nasce nel 2006 sulle ceneri di Odeo, un sistema per pubblicare sul web messaggi audio o video via telefono. L'inventore Noah Glass (che poi abbandona) fa salire sulla barca Evan Williams (ex Google), il web designer Jack Dorsey e l'ingegnere Blaine Cook.
Il primo 'tweet' è del 21 marzo 2006, ad accorgersi del social media è il blog TechCrunch perchè qualcuno a San Francisco lo usa per dare la notizia di un terremoto. Da lì la piattaforma vola. In un anno triplica la mole di cinguettii (da 20.000 ad oltre 60.000 al giorno). Nel 2009 documenta la rivolta in Iran e poi la Primavera araba. Gli utenti fanno la cronaca della tragedia di Haiti e della cattura di Osama Bin Laden. Diventa uno strumento usato anche da politici, primo fra tutti Barack Obama (il suo tweet della rielezione corredato dalla foto dell'abbraccio con Michelle è il più ritwittato della storia) dal Papa (ha 10 milioni di seguaci) e da celebrity come Lady Gaga (oltre 40 milioni i fan). E inizia a capitalizzare i consensi: aggiunge la barra delle ricerche, introduce la possibilità di creare post sponsorizzati (Promoted Tweets), acquista MoPub, la società per la pubblicità sul 'mobilè e lancia Music (che però non ha avuto successo).
Lontani i tempi dei messaggi da 140 caratteri, oggi i suoi 218 milioni di utenti mensili attivi, 100 milioni giornalieri, possono contare su un media completo. Possono postare mini-clip grazie all'app Vine (acquistata nel 2012), la timeline è diventata sempre più multimediale con foto e video in grande evidenza. E secondo una recente ricerca del Pew Research Center, Twitter è il più popolare tra gli utenti in cerca di notizie: il 52% tra gli adulti Usa iscritti lo usa come fonte di informazione e spazio di dibattito. Senza contare che sta pensando ad una chat in stile WhatsApp. Ma è soprattutto alla tv che la piattaforma sta strizzando l'occhio.
Negli Stati Uniti grazie ad una partnership con Nielsen il flusso dei tweet sarà inglobato nel calcolo dello share tv, mentre in accordo con Comcast e NBC Universal gli utenti potranno cambiare canale via Twitter sfruttando il nuovo pulsante 'See it', integrato nei tweet.
«Vogliamo essere un ponte tra i diversi media, oggi un gran numero di persone guarda la tv con un secondo schermo smartphone o tablet», ha sottolineato Jean-Michel Maheu, uno dei responsabili del sito, dopo che in Francia è stato chiuso un accordo con TF1, la rete tv più seguita, per la gestione comune di contenuti pubblicitari