Lezioni condivise 66 – La Spagna dopo la reconquista
Quando penso alla Reconquista spagnola, è come se in qualche modo mi riguardasse privatamente, e non è detto che non sia così, ma di più non riesco a elaborare, se non ipotesi semplici: il forte legame con la storia, non tanto come materia di studio, o scienza umanistica, ma prevalentemente come vita passata che ha riguardato anche i miei avi, insomma la storia è la mia storia; e più direttamente i quasi cinquecento anni di Sardegna spagnola, vissuta ancora dal mio esavolo Pepi… La reconquista mi si figura come un territorio collinare deserto, una sorta di terra di nessuno ai cui orizzonti stanno i contendenti.
Se si vuole un numero magico, si potrebbe dire che essa è durata 770 anni, qualcosa come venti generazioni, dunque si ha ragione di vedere un’immagine indefinita, una fetta di Meseta. In questo tempo accaduto in tutto, in bene e in male, un periodo che ha occupato tutto il medio evo, fino agli albori dell’età moderna e le testimonianze concrete le abbiamo nell’arte, dalle Asturie a Cordoba, un’arte stratificata nello spazio e nel tempo, ma anche nel fenomeno plurietnico, nelle differenze somatiche evidenti e curiose, le stesse che anni fa mi facevano domandare ¿Qué hacen las muchachas visigodas de ahora?
(continua…)
(Storia moderna – 5.2.1997) MP
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