Chi scrive fantasy può dunque rinchiudersi in casa? No, anzi! La fantasia non può prescindere dall'esperienza. E ora ti spiego perché, con un giochino che ho spesso trovato su internet e che ha un certo fondamento filosofico.
Prova a pensare ad una creatura fantastica. Bene, qualunque creatura tu abbia immaginato o inventato, essa sarà composta da elementi umani o animali, che comunque esistono già in creatura. Un angelo: ha il corpo di uomo e le ali di uccello. Per non parlare dei vampiri, che hanno comportamenti umani e, come noi debolezze e sentimenti.
Prima di scrivere di un vampiro, o di qualunque altro personaggio, c'è bisogno di analizzarne la psicologia. Carattere, attitudini, passioni, sono tratti di un'unica figura che deve rispondere a criteri di coerenza e credibilità.
Le relazioni tra due o più personaggi, oppure il rapporto con se stessi, deve essere ispirato a motivi reali. Non possiamo inventare la psicologia dei personaggi, se non vogliamo perdere la loro autenticità. Per far questo bisogna studiare il comportamento delle persone reali.
Scrivere è conoscere
Conoscere significa guardare, scoprire, studiare. E per scrivere abbiamo bisogno di un bagaglio di conoscenza ed esperienza che si può acquisire solo col tempo. Ecco perché lo scrittore non può restare chiuso in casa. Deve uscire, osservare, viaggiare.Per scrivere non si ha bisogno di un'età anagrafica stabilita, perché non è il numero degli anni a stabilire il tuo livello di esperienza di vita. Ma è il tempo che hai impiegato per arricchire le tue conoscenze che ti rende, o meno, pronto a scrivere.
Fai esperienza, allarga i tuoi orizzonti!
Una persona geniale è una persona che non pone limiti alla propria conoscenza. Nessun pregiudizio, nessuna barriera fisica o geografica, nessuna cultura o religione, possono ostacolare il desiderio di sapere nuove cose. E non c'è bisogno di conoscere tutto per scrivere. Ma è essenziale questa attitudine mentale a ricercare emozioni, idee, conoescenze sempre nuove. Si è in continua evoluzione; questa fase di apprendimento non finisce mai, perché c'è sempre qualcosa - di piccolo, magari banale - che arricchisce la nostra vita e la nostra scrittura.Scriviamo ciò che siamo
Come potremmo scrivere qualcosa che non conosciamo, qualcosa che non ci appartiene. Nella scrittura riflettiamo noi stessi, le nostre idee, i nostri valori, le nostre paure. Arricchendo noi stessi miglioriamo la nostra scrittura. Valorizziamo la nostra creatività, stimoliamo la fantasia.E così, sapere che esiste un borgo medievale arroccato su quella montagna, studiarne la storia, visitarne i luoghi, è utile a creare una nuova storia. Vedere il tramonto ci dà emozioni diverse, ispirazioni per una poesia o per l'incipit del nostro racconto. E ancora, parlare con un vecchio che ha fatto la guerra, una madre che ha perso suo figlio, il ragazzo che ha salvato un cagnolino, o la vedova che ha perso il marito in guerra... sono tutte idee intorno alle quali costruire le nostre storie.