Esiste un confine sottile tra realtà e fantasia, un’appena percepibile linea rossa che segna la fine del sogno e l’inizio della quotidianità. Solo gli eroi riescono a varcare consapevolmente questo confine, e Kevin Grow è uno di questi. No, non parliamo di un eroe in calzamaglia e mantello, ma di un ragazzo diciottenne nato con la sindrome di down. Da sempre appassionato di basket, Kevin è riuscito a coronare il suo sogno di giocare qualche minuto in una gara regolamentare con la sua squadra, la Bensalem High School. Fin qui niente di eccezionale.
La cosa davvero sorprendente è che Kevin Grow è riuscito a mettere a segno quattro triple, una delle quali sulla sirena, in
appena due minuti di gioco: “Mi giravo intorno chiedendomi se da qualche parte ci fosse Walt Disney, avevo le mani nei capelli e non riuscivo a credere a quello che succedeva in campo” queste le parole del coach John Mullin. Forse immaginare per il nostro Kevin un posto da titolare inamovibile, o un futuro da cestista di successo, è andare troppo oltre con la fantasia, almeno fino alla prossima magia in campo.