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Le orchidee appartengono ad una delle famiglie di piante da fiore che ha avuto più successo nel regno vegetale. Sono diffuse a tutte le latitudini, e popolano la Terra in oltre 22.000 specie differenti.
Ma cosa rende le orchidee così diverse, evitando allo stesso tempo che possano entrare in conflitto tra loro quando si trovano a condividere lo stesso habitat? La chiave sembra essere il loro rapporto con gli insetti impollinatori, api in particolare, e con alcune specie di funghi microscopici che vivono sulle loro radici.
Tim Barraclough, professore della Divisione di Biologia dell' Imperial college London, ha condotto una ricerca per comprendere come l'interazione tra api, funghi e orchidee possa influire sulla diversità di queste piante. "Le orchidee sono globalmente iper-diverse, particolarmente in Sud Africa, dove si sono largamente diversificate, per cui volevamo scoprire come quest'abbondanza di specie sia in grado di resistere senza competizione".
Le orchidee sono piante estremamente adattabili, in grado di conquistare nuovi spazi sfruttando ogni occasione e ogni mezzo. Sono in grado di sfruttare le api, fornendo loro nutrimento in cambio dell'impollinazione dei fiori, e intrattengono una relazione di reciproco scambio con alcune specie di funghi, che provvedono a rifornire di minerali le radici di queste piante in cambio di zuccheri.
Ma questa loro capacità di sfruttare ogni mezzo potrebbe portare due o più diverse specie di orchidee a combattere per lo stesso habitat. Come fanno quindi ad evitare conflitti?
La strategia elaborata dalle orchidee è straordinaria: sfruttare ogni singola parte di un insetto impollinatore per evitare contrasti e assicurare la sopravvivenza della propria specie.
L'orchidea Pterygodium pentherianum e la Pterygodium schelpei vivono fianco a fianco, e condividono lo stesso habitat. Se fossero altre piante si troverebbero probabilmente in conflitto, ma queste due orchidee hanno escogitato un sistema che consente loro di vivere e prosperare pacificamente: la Pterygodium pentherianum posa il suo polline sulle zampe anteriori delle api, mentre la Pterygodium schelpei deposita il suo sull'addome dell'insetto.
Barraclough ha studiato 52 specie di orchidee che vivono in una piccola regione del Sud Africa, e che producono un olio di cui le api si servono per nutrire le proprie larve. Analizzando il polline attaccato sul corpo degli insetti, si è scoperto che alcune orchidee si sono perfettamente adattate a sfruttare le diverse specie di api della regione, e che altre, invece, si sono perfino adattate a depositare il loro polline in diverse parti del corpo della stessa specie di insetto.
"La cosa sorprendente di queste orchidee è che la diversità non è creata soltanto utilizzando diverse api, ma anche sfruttando diverse parti del corpo della stessa ape, in modo tale che due specie di orchidee imparentate tra loro possano depositare il polline in diversi segmenti delle zampe frontali delle api" spiega Barraclough.
La convivenza pacifica tra diverse specie di orchidee non è soltanto assicurata dal loro rapporto con le api. Ci sono anche dei funghi microscopici che vivono sulle radici, e che aiutano le piante nell'estrazione di sostanze nutritive dal terreno.
Si è scoperto che ogni specie di orchidea sfrutta un tipo diverso di fungo, al contrario di quanto si verifica con le api. "Sfruttando diversi tipi di funghi, le diverse specie di piante hanno accesso a differenti mix di nutrimenti, per cui il problema di vivere assieme senza dover competere per le stesse risorse è risolto".
Le orchidee hanno quindi escogitato un complesso sistema di sopravvivenza per evitare di creare conflitti tra diverse specie che spesso condividono lo stesso habitat. "Abbiamo bisogno di capire meglio queste relazioni se vogliamo predire e calcolare gli effetti del declino globale degli impollinatori e della qualità del terreno" dice Richard Waterman, membro del team di Barraclough e ricercatore dell'a University of Sheffield.
Wealth of orchid varieties is down to busy bees and helpful fungi, says study
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