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La Strategia Energetica Nazionale approvata per decreto legge

Creato il 14 marzo 2013 da Conferenzaenergia

conferenza-presentazione-sen2013-spalla2Il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ed il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini hanno firmato lo scorso 8 marzo il decreto legge con il quale è approvato il documento inerente la Strategia Energetica Nazionale (SEN), documento che lo stesso ministero dello Sviluppo Economico aveva prodotto lo scorso autunno e sottoposto a consultazione pubblica nei mesi di ottobre e novembre.
Sono allegate al decreto la versione definitiva della SEN e la lista delle consultazioni avute con le istituzioni, le associazioni di categoria e le parti sociali. Lo stesso Ministero dello Sviluppo Economica, in una nota diffusa in data odierna, asserisce di aver tenuto conto, nella stesura della versione finale del documento, di “numerosi contributi” giunti nell’ambito della consultazione pubblica, che ha visto pervenire al ministero – come cita la medesima nota – oltre 800 segnalazioni di cittadini e singole aziende.
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Eppure il malcontento monta, in particolare da parte delle stesse associazioni ambientaliste – WWF, Legambiente e Greenpeace in testa – che i due ministeri affermano di aver consultato, le quali arrivano a mettere in dubbio la liceità del decreto da parte di un Governo dimissionario, su un tema delicato come quello dell’energia, che dovrebbe essere discusso dal nuovo Parlamento. Le polemiche sorte hanno spinto i ministri firmatari del decreto a fare una parziale marcia indietro, dicendo che la SEN non è vincolante ma costituisce un punto di partenza, ma la sostanza rimane immutata.

Non intendiamo discutere in questo articolo il dettaglio delle misure proposte dalla SEN, che avevamo sommariamente discusso al tempo della presentazione del documento (http://conferenzaenergia.wordpress.com/2012/10/23/consultazione_pubblica_governo/) e rispetto alla quale ravvisiamo solo alcuni elementi di novità, che dettaglieremo in uno dei prossimi articoli.
Ciò che non possiamo fare a meno di notare è che il Ministero dello Sviluppo Economico ha completamente ignorato le oltre 500 adesioni di cittadini ed associazioni scientifiche e di categoria all’appello lanciato da queste pagine e finalizzato alla convocazione di una Conferenza Nazionale sull’Energia al fine di predisporre un Piano Energetico Nazionale obiettivo, equilibrato, lungimirante e trasparente. Evidentemente al Ministero dello Sviluppo Economico hanno ritenuto non necessario dar peso alla precisa richiesta contenuta in 500 degli 800 contributi pervenuti, tra le quali associazioni scientifiche di rilievo come la Società Italiana di Fisica e l’Associazione Galileo 2001 per la Libertà e la Dignità della Scienza.
Constatiamo che il perseverare nel fallimentare metodo delle decisioni calate dall’alto, seppur edulcorato dalla “finta” consultazione pubblica – lo testimoniano le proteste suscitate dall’emanazione del decreto – segna irrimediabilmente dalla nascita il destino della nuova Strategia Energetica Nazionale, che prevedibilmente naufragherà sotto il peso dei veti contrapposti e dell’instabilità politica del momento.

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Reclamiamo il diritto dei cittadini e delle associazioni firmatarie dell’appello per la convocazione della Conferenza Nazionale sull’Energia a ricevere precise risposte da parte del Ministero dello Sviluppo Economico sul perché tale convocazione non sia stata ritenuta opportuna, specie alla luce del clima politico generatosi dopo le elezioni.
Il nostro impegno per la Conferenza Nazionale sull’Energia non si ferma, benché la consultazione sia conclusa, poiché riteniamo imperativo dare voce ai cittadini che hanno firmato il nostro appello e perché riteniamo imprescindibile per l’Italia dotarsi al più presto – ma con strumenti trasparenti ed obiettivi condivisi – di un Piano Energetico Nazionale di cui la nostra economia in crisi ha estremo bisogno.



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