Una delle cose più ridicole nella quale mi sono imbattuto è accaduta in queste ore e mio malgrado sul mio forum SPC.
Della credenza popolare che la street photography sia essenzialmente in bianchennero abbiamo già detto, come abbiamo sostenuto in un post su questo blog che l'estetica street è maturata ed è assurta a genere ben definito nel momento in cui ha inglobato in sè elementi tipici della cultura pop.
Ora però di fronte ad un'asserzione come quella in cui si vorrebbe sostenere che la street photography è essenzialmente in bianchennero per via di Bresson per le foto fatte nel 1930 come non sorridere...amaro, perchè con SPC si fa didattica e se si danno informazioni sbagliate il concetto passa purtroppo a chi non ne mastica (e anche a chi sa) con tutte le problematiche del caso.
La frase che apre questo post è l'inizio della biografia su wikipedia su uno dei nomi più importanti della street photography. Uno dei maestri universalmente riconosciuti in cui è impossibile non imbattersi appena si studia un pò della storia del genere. E stiamo parlando di un fotografo di strada che ha sempre utilizzato il colore.
Altro che street in bianchennero!
E ora vi lascio con un pò di scatti street a colori:
Joel Meyerowitz, appunto...
Ancora lui...
Markus Hartel
Helen Levitt
Helen Levitt
Alex Webb
Ronn Appleby
Brad Evans
Ora i miei esempi potrebbero continuare a lungo, mi fermo qui, certo che la risposta migliore a certe saccenti affermazioni le abbiano date una volta per tutte le immagini.http://feeds.feedburner.com/AlessioCogheStreepher