…E allora, vediamo di fare un po’ di chiarezza sulla legge elettorale, esordì il signor Guido, pensionato ed esperto di sistemi elettorali per i suoi trascorsi da politico di paese. La crocchia di amici pensionati, radunati dinanzi al campo di bocce, aveva sul volto una cera interrogativa. Il discorso era nuovo ed interessante per loro che, sino al quel momento, si erano, al massimo, scambiati opinioni sugli schemi calcistici utilizzati da questo o da quell’allenatore. Considerata, poi, la imminente tornata elettorale, le discettazioni di Guido furono ben accolte, così, tanto per vederci chiaro. Il signor Guido continuò dicendo: “ vorrei che vi fosse chiaro il sistema del mattarellum” e con le gote rosacee, tipiche di chi è impegnato a parlare a voce alta, disse: “ è un sistema elettorale misto: maggioritario a turno unico per la ripartizione del 75% dei seggi parlamentari unito per il rimanente 25% dei seggi assegnati al recupero proporzionale dei più votati non eletti per il Senato attraverso un meccanismo di calcolo denominato "scorporo" e al proporzionale con liste bloccate e sbarramento del 4% alla Camera. Il sistema così concepito riunì pertanto tre diverse modalità di ripartizione dei seggi, quota maggioritaria di Camera e Senato, quota proporzionale alla Camera, recupero proporzionale al Senato”. “Tutto chiaro?” affermo’ Guido, con l’aria di chi era consapevole di aver fatto bella figura. “ Per nulla!” ribattè Osvaldo, il più bravo dei bocciofili: “ non puoi spiegarcene uno più comprensibile?” . Guido allora, con l’aria di chi sapeva di dover avere pazienza, introdusse il sistema del porcellum dicendo: “Ha modificato il precedente meccanismo misto, per 3/4 a ripartizione maggioritaria dei seggi, in favore di un sistema proporzionale corretto, a coalizione, con premio di maggioranza ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi estesi, senza possibilità di indicare preferenze”. Guido era raggiante, sapeva di aver fatto breccia nella mente dei suoi compagni di giocate e bevute al bar, aveva dato prova di conoscere argomenti di una certa difficoltà. “Scusaci Guido” ripeté Osvaldo: “ noi siamo gente di paese, non siamo in grado di capirci molto, lo so che tu non c’entri, che è colpa nostra, ma spesso sentiamo parlare di sistemi alla tedesca, alla francese, alla spagnola, perché ?” Guido conosceva bene quei sistemi e tentò una risposta: “In Germania tutti i deputati vengono considerati in un unico collegio nazionale. Per ogni partito che supera la clausola di sbarramento (al 5%) si fa questa operazione: Il numero dei voti di ciascun partito ottenuti a livello nazionale viene diviso per il numero dei voti totali validi da prendere in considerazione (si escludono i voti degli elettori attribuiti a quei piccoli partiti che non raggiungono il 5%), il risultato viene moltiplicato per 598 (il numero dei deputati del Bundestag designati secondo questo sistema). Si avrà così ottenuto il numero di seggi che complessivamente spettano a ciascun partito. A questo punto la composizione politica del Bundestag è già determinata, poiché sappiamo quanti seggi dei 598 ciascun partito ha ottenuto. La clausola di sbarramento è un meccanismo selettivo, non possono partecipare al riparto dei seggi i partiti che non superano a livello nazionale il 5% dei voti validamente espressi (attribuiti dai cittadini attraverso la Zweitstimme). Tuttavia se un partito ha ottenuto meno del 5% accede comunque al riparto dei seggi se contemporaneamente vince almeno in 3 collegi uninominali (attraverso l' Erststimme)”. “Che figurone !” pensò guido tra sé. “Senti Guido noi non abbiamo capito nulla è inutile che continui, non potresti parlarci con termini meno forbiti, in modo da farci capire qualcosina?” . Guido allora esasperato dalla ingnoranza dei suoi amici sbottò: “ la supercazzola elettorale con lo scappellamento sul maggioritario e il paratapiatapioca sull’uninominale secco alla francese, con il riporto dei voti a destra, sarà il prossimo sistema elettorale italiano”. “Finalmente Guido!” esultò Osvaldo: “ adesso ci è tutto chiaro!” . “Ma come può essere!” ribattè sdegnato, “certo!” disse Osvaldo : “ e te ne siamo grati. Abbiamo capito che comunque la si veda, questa della legge elettorale, è sempre una presa per il culo!”
(nella foto: Guido e i suoi amici)