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La comicità francese: Didier Bourdon
La bionda signora di mezz'età, appariscente e popputa che da due anni gira per il centro di Parigi su un enorme cartellone pubblicitario, è l'attore comico Didier Bourdon.Egli è stato uno dei fondatori del quintetto e poi trio comico “Les Inconnus”, che ebbe un grande successo durante tutti gli anni '90. La fortuna per “Les Inconnus” nacque prima in teatro e poi più tardi sullo schermo televisivo, grazie a “La Télé des Inconnus”, un programma comico composto da sketch, da parodie di altre trasmissioni e da falsi reportage.
Didier Bourdon è oggi un attore e un autore molto conosciuto e apprezzato in Francia, tanto che i botteghini teatrali e cinematografici ottengono soddisfacenti introiti con le sue performance.In Italia Bourdon è poco popolare; forse qualcuno se lo ricorda nel ruolo di Francis Duftol in “A Good Year” (“Un'ottima annata”)di Ridley Scott, ma probabilmente niente di più.E questo anche perché lo spettacolo comico non ha sempre una facile distribuzione internazionale, come invece può averla la commedia brillante. Un certo tipo di comicità è legato ai gusti e agli eventi di un popolo.
Però, lo spettacolo pubblicizzato dall'appariscente Didier Bourdon per le strade di Parigi è “La Cage aux folles” scritto da Jean Poiret nel 1973.Si tratta di un lavoro teatrale che, nonostante le alterne vicende e polemiche con la censura, ha sempre avuto un successo di pubblico e di critica. E tale fortuna non è mancata neanche alle sue trasposizioni cinematografiche, quali il film italo-francese “Il vizietto” e il più recente film americano “The Birdcage” (“Piume di struzzo”).
Didier Bourdon in “La Cage aux folles” interpreta il ruolo di Albin, un omosessuale che gestisce un cabaret insieme al suo compagno Georges. In questo spettacolo vediamo Didier Bourdon alle prese con due travestimenti o meglio due metamorfosi: Albin conduce la sua vita domestica e quotidiana con Georges e la sera diventa una cantante di cabaret, al termine della storia Albin diventerà la “perfetta” madre di Laurent, il figlio di Georges.Didier Bourdon riesce a comunicare delle realtà ingombranti portando il pubblico alla risata e comunicandogli il buonumore; riesce inoltre a stare in superficie pur spingendo lo spettatore a ragionare “liberamente” contro le convenzioni. Inoltre, in numerose situazioni riesce ad essere sensuale, senza mai essere volgare.
Nel 2006 è uscito in Francia e in Belgio “Madame Irma”, un film scritto e diretto da Didier Bourdon e Yves Fajnberg.“Madame Irma”, che ha vinto meritatamente una serie di premi, narra la storia di un manager, interpretato da Bourdon, che resta senza lavoro e in un momento di disperazione consulta una veggente, la quale involontariamente gli fa nascere l'idea di diventare lui stesso un veggente per poter racimolare un bel po' di denaro.Quindi l'ex-manager decide all'insaputa della sua famiglia, di trasformarsi in Madame Irma, una veggente che svolge il suo lavoro su una roulotte.Così il manager serioso e panciuto che esce di casa in giacca e cravatta per poi entrare nei panni di una stravagante signora dà adito a divertenti fraintendimenti. I giochi verbali e fisici di Didier Bourdon suscitano ilarità, anche se, il più delle volte, hanno la capacità di ammiccare situazioni sociali e psicologiche ben note a tutti. Madame Irma è un alter ego comico che permette di guardare la vita da un’altra angolatura.
Didier Bourdon con “Madame Irma” ha creato una storia divertente, ben costruita e che sa essere profonda restando sempre in superficie.
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