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Donna Karan signs an agreement with the Indian company S. Kumars Nationwide Limited for the menswear of her second line.
Il marchio del gruppo LVMH, Donna Karan International e l’indiana S. Kumars Nationwide Limited hanno concluso un accordo di collaborazione, con la creazione di una joint venture e la firma di una licenza globale che affida a S. Kumars Nationwide Limited Uk la creazione, la produzione e la distribuzione mondiale, escluso il Giappone, di una linea completa per lui.
La filiale inglese si sostituisce al precedente licenziatario Marchpole Holdings, in amministrazione controllata dall’inizio del 2009, con cui era stato siglato un accordo l’anno precedente per il design, la fabbricazione e la diffusione mondiale, escluse India e Giappone, del prêt-à-porter maschile.
Il debutto sul mercato già da questa primavera con DKNY Black Label, disponibile nei department e specialty store di alta gamma e presso un centinaio di monomarca DKNY nel mondo. L’intesa rientra in una più ampia strategia di crescita su scala globale, dove anche l’abbigliamento maschile ha un ampio potenziale di sviluppo nei mercati di riferimento e in nuovi territori.
Controllata per il 90% dal produttore e distributore indiano, con il resto appartenente a DKNY, la nuova partnership dovrebbe investire circa 19 milioni di euro in favore dello sviluppo, per tornare a un livello di vendite atteso a quota 140 milioni di euro su tre anni, ha dichiarato Nitin S. Kasliwal, vicepresidente di S. Kumars Nationwide Limited.
Per ora estesa su un periodo di 5 anni, la licenza prevede la possibilità di un prolungamento di sette anni. La sua gestione è stata conferita a Michael Morris, ex Marchpole. “Questa joint venture permetterà alle società di combinare le loro forze per poter liberare tutto il potenziale di DKNY uomo, sia sui mercati attuali come su quelli nuovi. Fra i nostri intenti, c’è, infatti, quello di rafforzare la presenza del brand in Europa”.
S. Kumars Nationwide Limited è un gruppo con sede a Mumbai, specializzato in ready to wear, tessuti e homewear, che nell’esercizio chiuso a giugno 2009 ha realizzato 386 milioni di euro di fatturato.
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