Girovagando su internet mi sono imbattuta su alcune tavole delle altezze, e mi è subito venuta voglia di prenderne una per la stanzetta di Nicolò.Su Etsy alla chiave di ricerca growth chart ne escono fuori di bellissime, per chi preferisse soluzioni meno impegnative.
Io mi sono proprio ispirata ad una di quelle. In particolare, la prescelta mi intrigava t, in quanto veniva usato il tema dei gufetti che avevo già utilizzato per altre decorazioni della stanza, come ad esempio qui .
Ho apportato ad ogni modo delle mie personalizzazioni.
Per il lavoro ho usato
tavola di legno multistrato misura 155 cm x 25 cmcementitematita tratto spessogomma per cancellarecolori a temperapennelli di dimensione diversa con setole morbidepennarello neronastro adesivo in cartavernice trasparente2 chiodini e occhielli per quadriFoglio lucidoUn paio di forbicine
Quando si compra la tavola in legno dal falegname o dai grandi negozi di bricolage, tagliata secondo le proprie esigenze, una delle prime cose da fare è trattare il legno con della cementite. Questa operazione permette di lavorare in maniera più pulita negli step successivi, oltre ad avere una maggiore protezione del legno da parte dell'umidità.Grazie alla trasmissione Paint on the road ho imparato che non c’è cosa più utile per questi lavori di verniciatura e/o pittura del nastro adesivo di carta: è ottimo per tutelare il lavoro da eventuali sbavature, per dipingere in maniera dritta, per proteggere una parte già dipinta da eventuali spennellate di un lavoro adiacente. Ho usato quindi anche nei primi passaggi di cementite il nastro adesivo di carta per proteggere i lati adiacenti a quelli su cui stavo passando la cementite. In questo modo si lavora anche in maniera più veloce perché anche se avviene una spennellata troppo energica, nella peggiore delle ipotesi si va a dipingere sulla carta del nastro. Allo stesso modo le scolature della vernice lungo i bordi vanno a finire sul nastro e a strato essiccato vengono facilmente via con esso.Una volta che la cementite si è ben asciugata, la tavola è pronta per esser disegnata. Con un po’ di buona volontà e pazienza si può dare libero sfogo alla propria fantasia.
Il disegno che avevo in mente era un albero con dei gufetti sui vari rami, su cui poi avrei potuto aggiungere altri animali. Volevo però che il lavoro fosse il più preciso possibile, onde evitare quindi un effetto gufetto ciccione, uno anoressico e uno sghembo. Per dare quindi maggiore regolarità al mio disegno ho prima disegnato un gufetto su un foglio di carta A4 e poi mediante un pennarello per lucidi ho riportato la sagoma del gufetto sul foglio lucido. Ho quindi tagliato la sagoma del gufetto con un paio di forbicine, in questo modo, ricalcando la mia sagoma con matita sulla tavola, ho potuto riportare tanti gufetti identici quanti ne desideravo. Per disegnare le farfalle, ho usato invece una tecnica simile ma usando questa volta uno stampo per biscotti. Mica male come genialata, vero?Le parti interne sia dei gufetti che delle farfalle sono invece state disegnate a mano libera.
Una volta completato il disegno in matita si può quindi iniziare a dipingere
Ho iniziato dal basso e sono quindi man mano salita verso l’alto.PS: La foto della bottiglia di birra, in realtà contiene acqua per diluire i colori. Non pensate a male! Anche se, in realtà, se non fossi in attesa probabilmente conterrebbe veramente birra
JCome già detto inizialmente ho usato il nastro adesivo di carta per dipingere in maniera dritta alcune linee rette. Mi è stato molto utile infatti per dipingere sia il tronco che i rami dell’albero.Come si può vedere le sbavature vanno a finire sul nastro e spariscono facilmente quando lo si tira via.
E con un po’ di pazienza si continua il lavoro spennellata dopo spennellata.Finito il lavoro artistico non vi rimane da fare altro che quello di precisione, e cioè disegnare le diverse tacchette delle altezze. E qui è entrato il gioco l’ingegnere di Fab. Le puttanate in genere sono di competenza mia, le cose serie sua. La cosa importante è alla fine avere dei ruoli ben definiti nella famiglia, non credete?!Per facilitarci il lavoro abbiamo segnato la numerazione ogni 10 cm, riportando quindi come trattini grandi le misure 50, 60, 70, 80 etcE all'interno di questi singoli spazi abbiamo tracciato ulteriori dieci tacchette di dimensione più piccola a cui però non è stato aggiunto il numero.La scala è stata prima riportata con matita sulla tavola, e poi ripassata con un pennarello nero in grado di scrivere su tutte le superficie (anche quelle per lucido vanno bene).Finito il lavoro basta ripassare il tutto con vernice trasparente per tutelare dal tempo e dalle intemperie il vostro capolavoro, aggiungere chiodini e occhielli, appendere l’opera magna alla parete e gongolarvi un po’ di soddisfazione