La tecnologia è Senior.
Creato il 15 dicembre 2011 da Robibaga
NON chiamateli "anziani" o peggio ancora "vecchi". Per il loro, il magico mondo del marketing ha inventato da tempo un nuovo termine, e anche il mondo delle nuove tecnologie si è velocemente adeguato. Li chiamano "senior". Sono gli over 60, quelli che possono spendere qualcosa in più, comprarsi o farsi regalare un cellulare pur di sentirsi più sicuri, o un computer per restare in contatto coi figli e coi nipoti che hanno lasciato il nido e vivono ormai in giro per il mondo. Secondo l'Istat, solo in Italia gli ultra sessantenni sono oltre 16 milioni, ovvero il 26,6% della popolazione. Nel Belpaese e in tutta Europa, però, rappresentano soprattutto un mercato importante, a cui si sta guardando con sempre più interesse e attenzione. Tasti più grandi del normale, quindi, funzioni semplificate, applicazioni sviluppate per esigenze particolari. Dal cellulare ai tablet, passando per computer e i sistemi operativi, non c'è oggetto tecnologico che non abbia una sua declinazione per i più anziani. Pardon, per i senior. Pronto, chi parla? Secondo una ricerca condotta da Market Institut e presentata ad aprile 2011 da Renato Mannheimer, fra gli over 65 che non possiedono un cellulare (il 6% degli utenti fra i 65 e i 75 anni, il 12% fra gli over 75%), il 71% considera i dispositivi di ultima generazione inutili o incompatibili con le loro esigenze: funzioni superflue, tasti troppo piccoli, scarsa conoscenza del "mezzo". Sono queste le motivazioni che vengono citate più frequentemente. Ecco allora cellulari per ipovedenti (con schermo ad alto contrasto), quelli con l'audio potenziato per chi è duro di orecchi, ergonomici, semplici, tutti o quasi tutti con tasti grandi e le funzioni ridotte al minimo per non aggiungere ciò che tanto non verrebbe utilizzato. Come il T100 della Easyteck (59,99 euro), 200 contatti memorizzabili in rubrica, calcolatrice, allarme, radio, e un tasto di emergenza associabile a 5 numeri. O la serie Doro Phoneeasy (89,90 euro) con audio amplificato. I cellulari ergonomici Hagenuk a partire da 29 euro. O la gamma Easyphone della NGM (in particolare la serie Victor, Oscar e Boris) da 69 a 99 euro, muniti di un dispositivo d'emergenza che, grazie alla pressione del pulsante dedicato e posto sulla parte posteriore, consente di avvisare con SMS e mettersi in contatto con i propri cari in un momento di bisogno. C'è poi la serie Speakeasy della Binatone con tasti parlanti a 69,99 euro, e la serie Easy della società ITT Monaco a partire da 69,90 euro. Sul listino Wind è invece presente il cellulare Onda M925S (69 euro) dell'azienda italiana Onda Mobile Communications con sede a Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone, produttrice anche del modello Felice N322S (da 54 euro): design semplice e la classica apertura a conchiglia con ampi tasti separati. Inoltre come per ogni cellulare dedicato agli anziani non poteva mancare il tasto SOS nella parte posteriore del telefono, che permette di far partire fino a 4 chiamate, una dopo l'altra, ai numeri memorizzati. Nel catalogo Vodafone spunta, invece, Emporia RL1 dell'omonima azienda austriaca, mentre in quello Tim la versione (molto simile) "Elegance": poche funzioni (telefonate, messaggi, rubrica, sveglia e poco altro), ma soprattutto tasti grandi e caratteri ben leggibili a "soli" 99 euro il primo, a 79 il secondo. Per concludere questa carrellata con l'azienda cinese Auro, che offre il modello Comfort 2010 da 125 euro circa, e il modello M301 da 96 euro. L'olandese Beafon, che si occupa esclusivamente di creare cellulari per anziani con 6 tipologie disponibili, dai 19 ai 129 euro. E l'italiana Brondi, 8 esemplari per gli over 60 presentati sul sito della società sotto la sezione, rigorosamente, dedicata ai "senior".Diverso il discorso per gli smartphone, ovvero cellulari più completi e complessi, che solo per questo fatto rischiano di creare non pochi ostacoli a chi già di impedimenti ne potrebbe avere. Tablet per nonni e nonne. A sorpresa, l'arrivo sul mercato delle cosiddette tavolette magiche, più piccole di un computer e poco più grandi di uno smartphone, ha permesso invece ad alcune aziende di fornire i propri servizi su tablet e ad altre di costruirne di nuovi espressamente creati per la terza età. E' il caso dell'americana Memo Touch LLC 1, che ha recentemente lanciato "Memo Touch", nato da una rivisitazione del tablet Archos 101 e munito di piattaforma Android. L'idea di fondo è quella di fornire uno strumento con cui è possibile fissare promemoria e relativi allarmi, nel caso di piccole incombenze, come prendere le medicine o andare dal dottore. Ma anche quello di avere a portata di mano i numeri di telefono più utili e rimanere, quindi, in contatto con i famigliari in caso di bisogno. Per ora disponibile solo per il mercato statunitense, Memo Touch costa 299 dollari e richiede un abbonamento semestrale e annuale (rispettivamente 174 e 300 dollari). Se qualcuno pensa si tratti solo di un prodotto di nicchia, basti dire che sullo stesso fronte si è mosso anche il gigante Care Innovations Connect 2, una joint-venture fra Intel e General Electric con una gamma di prodotti: dal tablet al semplice lettore, fino al supporto di connessione con le strutture sanitarie per eventuali interventi o suggerimenti in caso di bisogno. Se da un lato, però, ci sono realtà sempre più specializzate nel settore, dall'altro, nel caso dei tablet, anche chi si rivolge a un mercato generico come Apple con i suoi iPad o Samsung con Galaxy Tab non è del tutto insensibile ai benefici economici e pubblicitari che possono giungere dal mondo senior. Grazie soprattutto alla facilità d'uso, alla flessibilità con cui è possibile ingrandire e rimpicciolire il contenuto, alla funzione VoiceOver (il lettore di schermo), l'iPad ha riscosso un certo successo anche fra gli over 65. La navigazione tramite lo schermo multitouch e la tastiera richiedono qualche pratica, ma a sentire Virginia Campbell, 99 anni, ospite di una casa di cura nello stato dell'Oregon (GUARDA IL VIDEO 3), non si direbbe. Il suo video, registrato qualche minuto dopo aver ricevuto il suo primo iPad, ha già racimolato 700mila visualizzazioni su YouTube e lei, a poche settimane dal gradito regalo, confessa di non poterne più farne a meno e che, grazie all'ultimo gioiello di Cupertino, ha finalmente ripreso a leggere. Meno idillico, ma pur sempre positivo è il riscontro ottenuto invece dall'inchiesta dell'associazione non profit americana AARP, impegnata nel sostegno di persone sopra i 50 anni, che è andata a chiedere cosa ne pensano i diretti interessati del nuovo iPad. Fra difficoltà iniziali e qualche "aiutino" da parte dell'intervistatrice, gli ospiti della casa di cura Greenspring a Springfield, nello stato della Virginia, hanno promosso l'oggetto del desidero di teenager, ma anche di senior. Il computer per la terza età. C'è poi chi, invece, ha pensato di offrire non un semplice cellulare o un tablet, ma l'intero computer. O quasi. In Italia sono due essenzialmente le offerte. Con 220mila istallazione in attivo e vincitore del Premio E-Inclusion da parte della Comunità Europea, l'associazione Eldy Onlus 4 di Vicenza ha sviluppato e distribuisce (si può scaricare gratuitamente online) un'interfaccia semplificata installabile su piattaforme Windows e Linux. L'obiettivo è quello di offrire un nuovo e più semplice ambiente grafico per chi non ha particolare dimestichezza con la tecnologia. Si può navigare, chattare, spedire email, leggere notizie, controllare il tempo atmosferico. Inoltre è possibile usarlo come programma di videoscrittura e visualizzatore di immagini e video. Parte del progetto è stato poi adottato da un'altra realtà, questa volta inglese, la semplicITy computers 5, che ha sviluppato l'omonimo software, ma che in questo caso vende preinstallato su un portatile, oppure un desktop o ancora un video touchscreen da tavolo nella versione 20 o 24 pollici. Per tornare infine in Italia, dove la Sr Labs 6 di Milano ha messo a punto dTouch, un vero e proprio computer a controllo tattile munito del software iAble, che permette di fruire di servizi online come posta elettronica e internet, ma anche di fare telefonate, leggere libri (o farseli leggere ad alta voce) e persino gestire apparecchiature domotiche. Il tutto semplicemente toccando lo schermo (18,5' pollici HD Ready, risoluzione 1366x768, con aspetto 16:9), senza mouse. Costo: 1.250 euro. Comunque sia, cellulare, smartphone, tablet o computer, la parola d'ordine è semplificare. Poche funzioni, ma essenziali, e soprattutto dimensioni adatte ad occhi di una certa età. Il tutto per rispondere alle esigenze, ma anche ai limiti, che gli over 60 potrebbero riscontrare utilizzando un prodotto tecnologico. Nella speranza di ridurre il digital divide che separa chi ha accesso alle nuove tecnologie e chi ne è rimasto escluso
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