La televisione non prova vergogna

La TV, o meglio le sue braccia operative, cioè i giornalisti o quelli che credono di esserlo, non provano davvero nessuna vergogna, nessuna emozione, nessuna remora, nemmeno di fronte a situazioni delicate, toccanti, gravi, che accadono e che giustamente devono essere riportate per dovere di cronaca ma nulla più.
Quando il dovere di cronaca diventa morbosità, diventa riedificazione a proprio uso e consumo della realtà, diventa la sceneggiatura di una realtà “altra” solo per avere audience, per emozionare e/o far commuovere gli spettatori, oltre che per vendere più pubblicità, comincia a dar fastidio.
L’ultima perla è certamente l’intervista – nel programma Quinta Colonna di Salvo Sottile – a quel personaggio variegato che è Schettino, Comandante della Costa Concordia tristemente nota, probabilmente per colpa sua o anche per colpa sua.
Si dice che per raccontare la sua verità il Comandante sia stato pagato, forse anche oltre 50mila euro, ma anche se così non fosse probabilmente l’inopportunità di una tale presenza in TV doveva già in partenza far riflettere chi certe cose le pensa, le costruisce e le manda in onda.
Penso alle famiglie delle vittime e mi vergogno per coloro che certa informazione-spazzatura la realizzano.
nanni