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La Tempesta

Creato il 02 dicembre 2013 da Artesplorando @artesplorando

La Tempesta

Giorgione, la Tempesta

Questo è un dipinto che ha subito nei secoli la violenza di ogni tipo di interpretazione, un caso di accanimento terapeutico ermeneutico che si riscontra forse solo a pari livello con la Flagellazione di Piero della Francesca e la Primavera di Botticelli. Il ùgiorgione è forse il primo pittore metafisico in senso dechirichiano della nostra storia. Non conta la motivazione dei singoli elementi posti nella composizione, conta l'atmosfera estraniante che lo spettatore ne ricava. Tutto avviene in quella campagna veneta che, nella bella stagione, è umida ed erotica, dove il tempo è sospeso in un suo fluire ineluttabile. E' ovvio che stia per scatenarsi la tempesta, ma la pioggia con quella temperatura, è un dolce sollievo.  La calma regna assoluta, nonostante il fulmine che si staglia nel cielo: calmo è l'airone sul tetto, e il giovanotto a lato che ossrva la mamma lattante. Lei, nuda per gli affari suoi, scorge con gli occhi neri e svegli il Zorzon che la ritrae e sembra voler dire: e ti, cossa ti vol?Rimane la questione del perchè mai questa tela, alta un pelo più di ottanta centimetri, abbia suscitato così tante interpretazioni. Forse per il fatto che solo chi conosce la lingua veneta lo percepisce immediatamente, per gli altri il mistero è insondabile, il mistero gaudioso della Repubblica Serenissima.Se passate da Venezia dovete andare a vederlo! alla Galleria dell'Accademia.

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