La terapia di deprivazione androgenica aumenta il rischio di fratture

Alcuni ricercatori hanno scoperto che la terapia di deprivazione androgenica (ADT) può aumentare il rischio di fratture. Gli uomini che sviluppano un tumore alla prostata spesso vengono sottoposti a questo tipo di terapia con la speranza di ridurre o ritardare la crescita della malattia, visto che non sempre risultano adatti a ricevere trattamenti più aggressivi come la chirurgia o la radioterapia. I ricercatori del Cancer Institute del New Jersey hanno esaminato le informazioni relative a 75.994 pazienti a cui è stato diagnosticato un tumore alla prostata tra il 1992 ed il 2007. Sono stati anche presi in considerazione fattori come: problemi di fragilità ossea, di diabete, di paralisi, malattie del fegato, consumo di alcol ed uso di sigarette. Dopo averli monitorati per 12 anni, i ricercatori hanno scoperto che, coloro che erano già stati ritenuti a rischio di fratture prima del trattamento, alla fine dello studio presentavano una percentuale di rischio di fratture del 58%, mentre gli uomini considerati a basso rischio presentavano, dopo il trattamento, una percentuale di rischio del 38%. Inoltre, il rischio di mortalità è risultato essere del 40% più elevato nei due anni successivi alla sperimentazione di una frattura. Questo studio suggerisce l’importanza di valutare le condizione di salute delle ossa del paziente prima di decidere di sottoporlo ad una terapia di deprivazione androgenica.