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La terapia, di Sebastian Fitzek

Creato il 13 ottobre 2011 da Libriconsigliati
La terapia

La terapia

Titolo: La terapia

Autore: Sebastian Fitzek

Editore: Elliot
Pagine: 254
Prezzo: € 14,02
Pubblicazione: ottobre 2010
ISBN: 978-88-6192-184-9

Valutazione Libriconsigliati: apprezzabile.

Elliot ha visto giusto scegliendo di ripubblicare La Terapia, di Sebastian Fitzek, che in Germania è stato un vero best seller (con oltre 200.000 copie vendute) mentre in Italia, con la prima edizione Rizzoli, è passato in sordina. Inaugura un nuovo genere letterario – psicothriller, recita il sottotitolo – ed è sicuramente un primo buon motivo per leggerlo.

Il secondo motivo è che si tratta di uno di quei libri che una volta cominciato non riesci a lasciare perché vuoi assolutamente sapere come va a finire: nonostante le sue 254 pagine il romanzo si fa leggere in una notte (si consiglia di iniziarlo in giorno prefestivo!).

Detto questo, non è possibile annoverare La terapia nell’elenco di quei libri che lasciano tracce indelebili una volta terminata la lettura, ma, senza dubbio, le ore trascorse scorrono piacevolmente. Fitzek ha infatti il dono di saper imprigionare il lettore nelle sue trame e, capitolo dopo capitolo, portarlo per mano al finale che non ci si aspetta ma che è stato minuziosamente preparato, come deve avvernire per un buon (psico)thriller.

La vicenda è complessa e si svolge su più piani temporali, ma l’Autore tiene saldamente in mano le redini della storia e guida il lettore nei meandri di quella che si rivelerà una mente tortuosa. L’incipit è efficacissimo:

“Dopo mezz’ora capì che non avrebbe mai più rivisto sua figlia. La bambina aveva aperto la porta, lo aveva guardato ancora per un istante, poi si era voltata ed era entrata dall’anziano medico. Josephine, la sua piccola di dodici anni, non sarebbe tornata mai più da lui. Ne era certo. Non gli avrebbe mai più regalato quei sorrisi radiosi quando la portava a letto. E Viktor non avrebbe mai più spento l’abat-jour dai mille colori una volta che la bimba si fosse addormentata. E infine le urla agghiaccianti di Josephine non lo avrebbero mai più svegliato nel cuore della notte. Questa consapevolezza lo investì come lo schianto improvviso e violento di un incidente stradale.”


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