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La terra ha tremato ancora

Creato il 25 febbraio 2011 da Angelozinna

La terra ha tremato ancora

Fino a qualche mese fa non sapevo neanche dov’era Christchurch, e ora che lo so, non c’e` piu`. Non c’e` piu` perche` un terremoto l’ha distrutta, per la seconda volta. A poco piu` di sei mesi dall’ultima scossa, piu` intensa ma meno devastante, tutte le attivita` erano al punto di riaprire, la citta` si era ricomposta, e ogni tassello stava tornando al suo posto. Perfino io avevo trovato lavoro, al Le Plonk bar, che avrebbe dovuto riaprire settimana prossima, e adesso non c’e` piu`. Il terremoto dello scorso settembre, pur superando i sette punti sulla scala magnitudo non era riuscito a radere al suolo mezza citta`, queso invece, di grado 6.3, ha distrutto prima il simbolo della citta`, la cattedrale, e poi tutto il resto. I morti hanno superato il centinaio e molti sono ancora i dispersi.

Quella piazza mi piaceva, era forse l’unico luogo interessante del centro, dove artisti di strada si esibivano in ogni angolo, dove la gente si riuniva a giocare a scacchi o per il mercato del finesettimana, e dove io mi fermavo ogni pomeriggio a fare foto e a mangiare.

Proprio il giorno prima del disastro, l’equilibrista che si stava esibendo su una scala appoggiata al vuoto ha fatto ridere il pubblico dicendo “dovreste darmi piu` soldi a fine spettacolo, qui a Christchurch e` piu` difficile stare in equilibrio, tutto potrebbe iniziare a tremare da un momento all’altro”. Aveva ragione, purtroppo, ben poco e` rimasto in equilibrio, per fortuna io ho lasciato la citta` venti ore prima, senza programmarlo, dopo che mi e` stato chiesto di aggiungermi a una gita in camper verso nord, per poi tornare la settimana dopo (quando si dice culo).

Gia` dopo un’ora, tutto il Paese si era attivato, ovunque le persone hanno offerto donazioni e ospitalita`, rinforzi sono arrivati dall’Australia, e lo shock non e` bastato a impedire a tutti di tirarsi su le maniche. Il recupero non sara` certo veloce come quello successivo al primo terremoto, ma e` chiaro che gli abitanti della regione del Canterbury torneranno alla normalita`, per quanto normale possa essere vivere in un’aera a cosi` elevato rischio terremoti, il piu` presto possibile, perlomeno, per quanto poco possa consolare, possono essere contenti di non vivere al L’Aquila.



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