La terza stagione di Glee

Per la gioia di grandi e piccini, mia e di Ewan, è finalmente ricominciato Glee, ormai alla sua terza stagione.

Il primo episodio si intitola: IL PIANOFORTE VIOLA

TRAMA: Will assegna ai ragazzi un nuovo progetto che li aiuterà a rimettersi in carreggiata dopo aver perso alla gara nazionale. Anche Sue ha un nuovo progetto: candidarsi ad un posto al confresso con l’obiettivo di eliminare le arti dalla scuola.
Nel frattempo al Glee Club vengono donati dei pianoforti usati, che Will dipinge in varie tonalità di viola e sparge per la scuola per invitare nuovi membri ad entrare nel Glee Club.

CANZONI: We Got the Beat” di The Go-Gos cantata dai New Directions. Big Spender di Sweet Charity cantata da Sugar Motta (Vanessa Lengies). Ding-Dong! The Witch Is Dead di Barbra Streisand e Harold Arlen cantata da Rachel Berry (Lea Michele) e Kurt Hummel (Chris Colfer). It’s Not Unusual di Tom Jones cantata da Blaine Anderson (Darren Criss) con le McKinley High Cheerios. Anything Goes dal musical Anything Goes / Anything You Can Do dal musical Annie Get Your Gun cantata da Harmony and prospective NYADA members. You Can’t Stop the Beat dal musical Hairspray cantata dai New Directions.

IMPRESSIONI: pessime. Personalmente ho sempre adorato Glee e con l’inizio della terza stagione alcune mie supposizioni sono state confermate.

Come prima cosa ci troviamo un Finn che passeggia per i corridoi e viene assalito dall’amato intervistatore. La prima cosa che noto, a parte la stupidità di Finn che è sempre bellissima, è la quantità ATROCE di fondotinta che hanno dato sul viso al povero Cory Monteith. Inguardabile.

Poi ci troviamo una Rachel e un Kurt improvvisamente amicissimi (ma questo era avvenuto nella precedente stagione) che cercano in tutti i modi di iscriversi a una scuola di arti drammatiche. Rachel, che io detesto dal profondo del cuore, è sempre un concentrato di arroganza, mentre Kurt (che invece ho sempre adorato) anche in questa stagione è l’ammasso di cliché sui gay più osceno che abbia mai visto.

Abbiamo poi Mercedes, che tutti ci ricorderemo aver avuto un flirt con Sam Evans alla fine della seconda stagione… ecco appunto, Sam. Sam chi? Ma sì, Bocca di Trota! Quello che alla fine della seconda season ha saputo dalla produzione di essere totalmente fuori dal cast (che poi sia vero che lo abbia saputo tramite Twitter, questo non siamo sicuri). Sparito. Un’altra storyline andata a farsi benedire. GRAZIE MURPHY.

Will ed Emma: terrificanti fino all’inverosimile insieme, ma una nota di favore a Will che in questo primo episodio pare ricordarsi di essere un insegnante e di avere anche un po’ di polso, miracolo.

Sue Sylvester come sempre meravigliosa, dopo la morte della sorella si è ripresa e la sua battaglia al Glee Club è ricominciata più forte che mai.

Quinn decise di darsi al punk e non lavarsi più, magari tingendosi anche i capelli di rosa, ha lasciato il Glee Club per unirsi alle “Luride”. Credo che tutto questo si commenti da sé.

Santana che è una voltafaccia, ma questo è normale per cui probabilmente è l’unica che è stata in character per tutto l’episodio.

Finalmente ritorna la Coach Bestie, uno dei personaggi migliori dello sceneggiato, mentre spicca la totale assenza di Dave Karofsky, che si spera ritorni insieme alla sua storyline (anch’essa bruciata nella scorsa stagione).

Poi Blaine. Blaine. Terribile Blaine. Darren Criss, l’attore che lo interpreta, è un ragazzo bellissimo e bravissimo, ma lanciata via la divisa della Dalton per iscriversi al McKinley (ha la stessa età di Kurt, ma non si sa per quale ragione faccia un anno in meno) diventa la copia “seme” di Kurt. E francamente con i pantaloni rossi, i moccassini e senza calze non si può vedere. Si vede che i set fotografici hipster fatti quest’estate hanno causato non pochi problemi ai costumisti di Darren.

Le canzoni di questo episodio sono state molto ben fatte, ma come sempre è Rachel a sovrastare tutti e poi, con l’ingresso di Blaine, mi domando se sarà tutto un Rachel/Blaine o un Blaine/Kurt all’infinito.