Magazine Ciclismo
Complice la gara di corsa campestre di Erede, nella prima parte della giornata di domenica, ecco che mi ritrovo ad avere nuovamente alcune ore libere nel pomeriggio.A chi mi contatta per un'uscita nella mattinata devo dire di avere una finestra libera pomeridiana quindi sarà un'uscita solitaria.La testa diceva che un bel centino in bdc avrebbe fatto bene alle gambe in questo momento della stagione ma la pancia spingeva per la mountain bike, in ragione di un feeling particolare con il nuovo manubrio di 70 e le coperture che mi vedono ancora con un bel 2.25 da AM sul posteriore e il 2.1 all'anteriore.
In teoria dovrei invertire, sarà... ma il 2.25 all'anteriore mi da la sensazione di essere troppo pesante e carico davanti e quindi mantengo questa configurazione. Vince la pancia e quindi sarà mtb.Parto in estiva, con pants AM (e zainetto di circa 4 kg per continuare l'allenamento alle escursioni e raid) e quindi ci ficco dentro tutto quello che serve.Da Verona prendo per Ponte Florio e quindi Forte Preara e mi dirigo verso Mizzole dove poco dopo prendo la ex salita Legend. E salita sarà per molti km in quanto, una volta finita la prima, continuerò a salire in direzione La Costa e quindi Trezzolano, dove al cimitero mi dirigo verso Caiò. Da qui ancora salita fino alle Spiane.
La prima parte di salite è finita ed ora si tratta di discesa verso il Progno di Mezzane, una discesa dove occorre avere gli occhi ben aperti.
La discesa è divisa in due parti, dalle Spiane fino a Contrada Peroni e poi dopo un breve tratto su bitume, con sosta alla fontana, inizia la seconda parte. Entrambe presentano difficoltà tecniche, seppur differenti.
La prima parte è veloce e molto in pendenza nella prima sezione, un errore in qualche curva e fai un volo a buona velocità. La seconda sezione è più' pedalabile ma poiché la mamma dei mona è perennemente incinta può capitare che 100 mt di sentiero si trovino in questa situazione e tocca fare il Bear Grylls per uscirne fuori.
Della serie quando l'ItaGlia fa un pò come gli pare sbattendosene delle leggi e dei regolamenti.
Supero il tratto mtb in spalla e riprendo a pedalare
La seconda parte è veloce ed infida nelle curve nella prima sezione
ed è piu' lenta nella seconda parte ma i gradoni e i passaggi tecnici impongono di fare parecchia attenzione, il rischio che la ruota s'impunti in qualche sasso non è una remota possibilità e il 360 ti viene offerto sul piatto.
Nella prima parte tutto ok (tranne il tempo perso a passare albero per albero) ma nella seconda mi gioco un jolly nella curva finale prima di entrare nel bosco quando troppo veloce rischio di perdere l'anteriore e le orecchie mi si drizzano...e parecchio.
Nel tratto nel bosco metto il piede a terra due volte, piu' che altro perchè ero da solo e ho evitato di prendere rischi...con la clavicola ho già dato l'anno scorso. Supero il progno, che credevo piu' pieno
e mi faccio il lungo progno
superando l'imbocco della Salita dei Cancelli e quindi arrivando al bitume che prendo per qualche in km in salita in direzione Castagnè e tagliando a sx prendendo la salita sterrata dei Mulini. Spunto sul bitume e prendo a salire direzione la Croce di Legno e quindi Castagnè dove riempio la borraccia. Veloce tratto in discesa verso il Pian, dove prendo lo sterrato che mi porta all'ex galoppatoio, e quindi giù' in discesa su sentiero verso Montorio.
A Montorio prendo lo sterrato che mi porta sulla dorsale, superare il Piloton,
prendere per la Fontana delle Streghe
e quindi verso Novaglie e poi Verona. Chiudo con 41 km e 1200 mt
ben più' impegnativi di quanto dicano i freddi dati in quanto dentro ci sono salite lunghe ed impegnative e discese da pelo. La mappa del giro.
I dati del cardio li devo ancora tirare fuori, domani aggiorno il post.
Giornata di sole con velature, sudata colossale nonostante la divisa estiva. Buona la condizione generale, con gambe che hanno cominciato a carburare per bene da metà uscita in poi, come da diesel quale io sono.
Foto del post dal video girato uscita durante.Keep in touch!
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