Avete letto bene! Anche il pedagogista può effettuare alcuni test! Si tratta di test molto semplici, sia nella lettura che nella somministrazione e nella valutazione dei risultati ma…si tratta comunque di test. L’università purtroppo non da una formazione per la sommministrazione dei test pedagogici, per questo, se siete interessati, dopo la laurea specialistica informatevi sui master di pedagogia clinica (questi master sono organizzati dall’ISFAR, dall’ANPE, e dall’ANEP; la mia scuola di formazione è a questo sito ).
In questo articolo vedremo in breve i principali test per la valutazione GLOBALE COGNITIVA che i PEDAGOGISTI CLINICI possono somministrare: il TINV e le MATRICI PROGRESSIVE DI RAVEN. Dopo la spiegazione dei test occorrerà necessariamente parlare della WISC, somministrabile solo dagli psicologi, ma che comunque potrebbe capitare di incontrare sulla propria strada e quindi, occorre saperla leggere.
il TINV è il test d’intelligenza non verbale. link
E’ venduto dall edizioni erikson, al costo di 85 EURO. Come abbiamo detto all’inizio, lo scopo è quello di valutare il livello cognitivo generale. Un punto di forza di questo test è il fatto che può essere somministrato dai 6 ai 90 anni, un range d’età decisamente molto ampio rispetto alla maggior parte dei test (che vedremo i seguito).
Il TINV valuta:
- il ragionamento analogico
- il ragionamento sequenziale
- la classificazione in categorie
Come dice la parola stessa è NON VERBALE, ovvero pensato per non udenti, bilinguqe, immigrati o comunque slegato dalle competenze verbali (che saranno invece fondamentali in molti altri test). La durata è di circa 40-60 minuti e si possono fare delle pause.
Il test non va compilato necessariamente tutto. Al primo errore (che segniamo con 0, zero; giusto= 1), contiamo altri 5 item.
Ad esempio: 1 1 1 0. A questo punto c’è stato un errore. Contiamo, compreso questo errore, altri 5 item ( 0 + 4 linette) : 1 1 1 o _ _ _ _ .
Se in questo intervallo di 5 fa 3 errori (quindi vi sono 3 zeri), il test si ferma. Ad esempio: 1 1 1 0 1 0 0 1; 1 1 1 0 0 0 0 0 ; 1 1 1 0 1 1 0 0.
Altrimenti si va avanti se non vi sono tre zeri nell’arco di un intervallo di 5 item. Ad esempio: 1 1 1 0 1 1 1 0 0 1 1 1 1 1 0 1 1 0 1 1 1 1 1 10
A questo punto otteniamo un PUNTEGGIO GREZZO, ovvero il numero di risposte dei test. Nel libro sono contenute delle tabelle per cui il punteggio grezzo viene convertito in:
- PUNTEGGIO STANDARD. Nel tinv la media del punteggio standard è 10 con una deviazione standard (= margine d’errore) di 2. PER CUI UN VALORE TRA 8 E 12 E’ CONSIDERATO NELLA NORMA.
- ETA’ EQUIVALENTE: il punteggio grezzo ci da “l’età cognitiva” che può essere discrepante da quella cronologica. Ad esempio un bambino di 7 anni al tinv potrebbe risultare un bambino con capacità cognitive pari a uno di 5 anni e 2 mesi.
- RANGO PERCENTILE: una percentuale che ci dice la frequenza di ciò che avviene. Ad esempio se ottengo 45 % si intende che quel bambino ha fatto come 45 bambinini su 100).
Le matrici progressive di Raven
E’ un test che può essere somministrato dai 5 anni e mezzo fino agli 11; e dai 65 agli 85.
E’ diverso dal tinv perchè se il soggetto sbaglia non ci si ferma.
Come si calcolano i punteggi?
ad ogni risposta corretta viene assegnato 1 punto. La somma, che è il punteggio grezzo, viene trasformato in rango percentile.
La seguente classificazione ci permette così di inquadrare il risultato e il suo significato.
CLASSE 1= oltre il 95 %, soggetto si intelligenza superiore
CLASSE 2= 75% / 94%, soggetto intelligente
CLASSE 3= 25 %/74%, soggetto di media intelligenza
CLASSE 4= 5 % / 24%, soggetto con intelligenza sotto la media
CLASSE 5 = 0 % / 4 %, soggetto debole mentale.