Non si vincono tre Campionati del Mondo per caso, men che meno di fila, di cui due all’ultima gara. Avere talento è condizione necessaria ma non sufficiente per riuscire nell’impresa, poi occorrono dosi smisurate di grinta e di tenacia.
Ieri, sulla pista malese di Sepang, al giro 46 abbiamo avuto dimostrazione che a Sebastian Vettel i tre ingredienti sopra elencati non mancano proprio, anzi ne possiede in quantità industriale; senza voler menare gramo ai due piloti Red Bull, ieri abbiamo rivisto il duello tra i ferraristi Pironi e Villeneuve di Imola ’82 con emozioni curva dopo curva e un sorpasso durato una vita grazie al fazzoletto di asfalto compreso tra Webber e il muretto box che Vettel ha saputo cavalcare per portarsi davanti all’australiano, che forse non si aspettava l’attacco contando su ordini di scuderia che fortunatamente, semmai ci sono stati, il campione in carica non ha voluto rispettare regalandoci due giri da ricordare negli annali della Formula 1.
Al termine della seconda gara della stagione 2013 i due piloti della bibita austriaca si sono issati sul gradino più alto del podio accompagnati da un sorprendente Lewis Hamilton su una finalmente sorprendente Mercedes, il cui team principal invece ha costretto Rosberg a stare dietro all’inglese negli ultimi giri nonostante fosse decisamente più veloce e nonostante il campione britannico non abbia ancora assimilato in pieno il passaggio alle frecce d’argento tanto che in occasione di un pit stop si è fermato nella piazzola della McLaren i cui meccanici gli hanno indicato la strada giusta…
Al quinto posto un Felipe Massa scattato male dalla prima fila ma poi molto reattivo e grintoso nel recuperare una buona posizione. Dietro a Massa si sono classificate le due Lotus, con Grosjean davanti a Raikkonen. Fernando Alonso al semaforo verde è stato capace di saltare Massa e di attaccare Vettel ma alla curva numero due tamponava il tedesco rovinando il musetto, al passaggio successivo inspiegabilmente si dimenticava di entrare ai box per la sostituzione e in fondo al rettilineo, senza più deportanza sull’anteriore, finiva nella sabbia la sua gara.
Ora nella classifica generale guidata da Sebastian Vettel la seconda piazza resta appannaggio di Raikkonen seguito da Webber e Hamilton. La Ferrari viene scalzata dalla cima della classifica costruttori e viene appaiata al secondo posto da una Lotus comunque affidabile e sicura protagonista dell’anno.
Fra tre settimane si tornerà in pista a Shanghai, in Cina, sulla pista dove la Mercedes ha raccolto finora il suo unico successo dal ritorno in Formula 1. La macchina sembra molto competitiva, vedremo se Rosberg saprà ripetere l’exploit dello scorso anno.
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(Contributo di Marius da BarFrankie)