Credit: NASA/Hubble
La cometa ISON sta compiendo il suo primo viaggio verso il Sole: i suoi strati superiori e il materiale che sta rilasciando durante il tragitto sono materia incontaminata che risale alla formazione del nostro Sistema Solare.
Scoperta da due astronomi russi il 21 settembre 2012, utilizzando l'International Scientific Optical Network di 40 centimetri, vicino a Kislovodsk, catalogata come C/2012 S1, ISON è un agglomerato di polveri e ghiaccio: il grande interrogativo è se riuscirà a sopravvivere o scoppierà in mille pezzi quando si avvicinerà alla nostra stella.
Il suo viaggio è pieno di insidie: una gigante esplulsione di massa coronale potrebbe strapparle la coda e terminare lo show prima del previsto.
Prima di raggiungere Marte, a 370 milioni di chilometri dal Sole, nei primi giorni di ottobre, la radiazione solare inizierà già a far evaporare il suo contenuto d'acqua, il primo passo verso la possibile fine: il materiale ghiacciato cambierà stato, da solido a gassoso, in un processo chiamato sublimazione. Se sopravviverà, questo processo andrà ad aumentare e i getti dovuti alla sublimazione libereranno polveri e ghiaccio, particelle che rifletteranno la luce del Sole ed illumineranno la cometa. Lo spettacolo potrebbe quindi diventare interessante ma allo stesso tempo, potrebbe essere anche molto breve.
La cometa raggiungerà il suo perielio il 28 novembre 2013, quando passerà a poco più di 1 milione di chilometri dal Sole.
Le previsioni sono buone: la cometa ISON nelle ore circoscritte al perielio, potrebbe raggiungere magnitudine -12,5 e dovrebbe risultare comunque visibile ad occhio nudo per un lungo periodo dall'emisfero settentrionale.
Anche se la cometa non dovesse sopravvivere, offrirà comunque una grande opportunità di osservazione per gli scienziati che potranno analizzare in dettaglio le iterazioni tra la coda della cometa e l'atmosfera solare.
L'immagine che segue mostra la previsione, ora per ora, del passaggio della cometa osservata dalla sonda STEREO (Solar TErrestrial RElations Observatory) della NASA, dal 26 al 29 novembre 2013.
Credit: NASA/STEREO/Goddard Space Flight Center
La meravigliosa immagine in apertura è ovviamente un altro regalo del telescopio spaziale Hubble: ISON è protagonista quasi al centro dello scatto ma rispetto alle stelle ed alle galassie immortalate, la cometa è praticamente ad un passo da noi.
L'immagine, scattata il 30 aprile scorso, è stata creata utilizzando due filtri: uno rosso e un giallo-verde, rappresentato come blu.
In generale, ciò che vediamo di colore rosso è più vecchio ed evoluto rispetto al blu che rappresenta oggetti astronomici più giovani. Quella della ISON è, invece, a differenza degli altri elementi ripresi in questa foto, luce riflessa.
Secondo il diario / timeline pubblicato sul sito NASA, ecco cosa aspettarsi nei prossimi mesi:
- 10.000 anni fa
La cometa ha iniziato il suo viaggio dalla Nube di Oort. - Settembre 2012
La cometa è stata scoperta dai due astronomi russi Vitali Nevski e Artyom Novichonok, utilizzando l'International Scientific Optical Network di 40 centimetri, vicino a Kislovodsk. - 17 - 18 gennaio 2013
ISON è stata ripresa dalla sonda della NASA Deep Impact. - Gennaio - Marzo 3013
La cometa è stata osservata per due mesi dal satellite Swift della NASA.
Le osservazioni mostrarono che la cometa riversava circa 41.800 chilogrammi di polvere e 49 chilogrammi di acqua al minuto. - Aprile - Luglio 2013
Il Telescopio Spaziale Hubble ha effettuato diverse osservazioni aiutando gli scienziati a ricavare i primi dati:
Il nucleo della cometa fu stimato tra i 4,8 e i 6,4 chilometri di diametro; la chioma polverosa di circa 5.000 chilometri e la coda di 91.700 chilometri circa. Le osservazioni successive portarono però a stime maggiori in quanto la cometa si sta avvicinando sempre di più al Sole.
Altri dati sono previsti proprio per il mese di luglio. - Giugno 2013
Nuove osservazioni del telescopio spaziale Spitzer ma i dati ancora non sono disponibili. - Luglio - Agosto 2013
Tra la fine di luglio ed i primi di agosto la cometa passerà quella che viene chiamata "now line", quando la radiazione solare sarà abbastanza forte da far evaporare pesantemente l'acqua e la cometa apparirà più luminosa. Alcune comete sungrazing terminano qui la loro corsa. - Agosto - Novembre 2013
A partire dal mese di agosto gli astronomi saranno in grado di osservare la ISON con i telescopi da Terra (dai primi di giugno alla fine di agosto la cometa si trova praticamente dietro al Sole e quindi non può essere osservata) - Settembre 2013
L'emisfero sud la potrà osservare all'orizzonte all'alba con un binocolo. - 17 Settembre - 15 Ottobre 2013
Inizieranno diverse campagne di osservazioni mirate. - Ottobre 2013
Grande momento per i rover della NASA Opportunity e Curiosity che potranno catturare la ISON nel cielo marziano.
Ulteriori osservazioni sono previste anche con le sonde STEREO e il telescopio spaziale Hubble - Novembre 2013
La cometa ISON potrà essere ripresa con la sonda MESSENGER vicino a Mercurio nel momento più pericoloso del suo viaggio.
Partirà la missione dedicata FORTIS (Far-ultraviolet Off Rowland-Circle) che misurerà la luce ultravioletta emessa dalla cometa in avvicinamento al Sole, per determinare le sostanze chimiche volatili rilasciate. - 21 - 30 Novembre 2013
La cometa sarà visibile dalle sonde STEREO, SOHO (SOlar Heliospheric Observatory) e SDO (Solar Dynamics Observatory). In generale la ISON potrà essere osservata con tutti i telescopi solari terrestri. - Dicembre 2013 - Gennaio 2014
Se la cometa sopraviviverà sarà incredibilmente luminosa e sarà visibile ad occhi nudo da tutto l'emisfero settentrionale: i primi di dicembre in basso sull'orizzonte ad est-sud-est; alla fine di dicembre e l'inizio di gennaio, per tutta la notte. - 26 Dicembre 2013
Sarà il giorno in cui la ISON si troverà più vicino alla Terra, a solo un terzo della distanza Terra - Sole (circa 4,5 milioni di chilometri)