La tiroide è una ghiandola endocrina a forma di farfalla posizionata all’interno del collo e costituita da due lobi uniti tra loro dall’istmo. I milioni di follicoli presenti all’interno della tiroide producono ed immagazzinano gli ormoni tiroidei, mentre le cellule esterne si occupano della produzione della calcitonina. Attraverso gli ormoni che produce, questa ghiandola influenza quasi tutti i processi metabolici del corpo umano. I disturbi che possono interessarla sono vari. Il gozzo tiroideo (ingrossamento della tiroide), ad esempio, non è pericoloso e può essere trattato senza grossi problemi. La produzione anomala di ormoni tiroidei (molto comune), invece, può dare vita a due tipi di condizione: “ipertiroidismo”, in caso di produzione eccessiva di ormoni, e “ipotiroidismo”, quando la produzione di ormoni risulta insufficiente. Anche se gli effetti collaterali possono risultare sgradevoli e fastidiosi, la maggior parte dei problemi di tiroide possono essere gestiti bene se correttamente diagnosticati e trattati.
L’“ipertiroidismo” può essere causato da:
- malattia di Graves; produzione eccessiva di ormoni tiroidei;
- adenomi tossici: noduli che si sviluppano nella tiroide e che iniziano a secernere ormoni tiroidei, sconvolgendo così l’equilibrio chimico del corpo;
- tiroidite subacuta; infiammazione della tiroide che causa una produzione eccessiva di ormoni;
- malfunzionamento della ghiandola pituitaria;
- escrescenze cancerose all’interno della ghiandola tiroidea.
L’”ipotiroidismo”, invece, comporta un abbassamento dei livelli di energia e può essere causato da:
- tiroidite di Hashimoto; questa malattia autoimmune porta l’organismo ad attaccare il tessuto tiroideo fino a portarlo alla morte;
- rimozione della ghiandola tiroidea;
- esposizione a quantità eccessive di ioduro; questa sostanza è presente in alcuni farmaci per il raffreddore, per il seno e per il cuore; anche l’assunzione di amiodarone prima di un esame con i raggi X può aumentare l’esposizione a questa sostanza;
- il litio: l’assunzione di questo farmaco è stata associata all’ipotiroidismo;
- disturbi dell’ipofisi;
- funzionamento difettoso della tiroide.
Se non trattato per lunghi periodi di tempo, l’ipotiroidismo può portare al mixedema, una condizione rara ma potenzialmente fatale che richiede immediate iniezioni di ormoni. L’ipotiroidismo costituisce un pericolo soprattutto per i neonati ed i bambini. La mancanza di ormoni tiroidei in età precoce può portare allo sviluppo di cretinismo (ritardo mentale) e nanismo. Il cancro alla tiroide è piuttosto raro e si verifica in meno del 10% dei noduli tiroidei.