Le torte che vanno forte nell'anno del signore 2012 sono innanzitutto colorate.
Sono arzigogolate, difficili, astruse, creative, tematiche, multistrato.
Mi sono venute in mente l'altro giorno mentre giocavo a didò col Tre.
Col pongo va forte la torta e così quando ho tagliato le fette mi sono venute in mente quelle vere che spesso sono così.
E da lì mi è partito il trip cogitabondo.
Ho pensato che quelle torte sono un gioco, per lo più. Solo che le facciamo noi grandi e dunque dobbiamo dare loro una parvenza di utilità e così trasformiamo il nostro 'pongo da grandi' in zucchero da colorare e plasmare. Il gioco fine a se stesso è finito con le scuole medie.
In secondo luogo ho pensato, en passant, che i coloranti dopo lo zucchero sono di fatto il secondo ingrediente e che un po', ammettetelo, queste torte hanno tutte lo stesso sapore (molto buono!).
Infine ho pensato che riflettono molto i nostri tempi. Molto lavoro d'immagine, marketing della torta, il trend del colorante. E poi gli studi che la precedono: qual è l'hobby del festeggiato? E' uomo o donna? Fa qualche sport?
E' divertente farla, penso. Forse più che mangiarla.
Infine parte l'ansia da competizione. Non si può fare sempre la stessa torta, ogni volta un colore in più, un piano in più, un bouquet intero, un bosco, la foresta amazzonica!
Non se ne esce più.
Insomma lo specchio dei nostri tempi.
Nessuno me ne voglia. Ho parecchie amiche che ne sfornano di bellissime.
La mia è solo filosofia, prendetela così.