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La tragedia della memoria Ipod,gli stivali per atterrare sulla Luna e l’insostenibile peso della futura disoccupazione

Creato il 23 febbraio 2012 da Cuoredilattice @cuoredilattice

ATTENZIONE: questo post non ha alcun senso e supera di gran lunga il livello di chiacchiericcio delirante umanamente sostenibile.

Non so da quanto frequentate il mio blog ma dopo aver letto questo insensatissimo e interminabile titolo, lo abbandonerete subito. Che ci posso fare se sono un amante dell’accozzaglia di pensieri senza direzione nè verso?

La verità è che il blog stava diventando fin troppo serio,non che ci fossero post esistenzialisti o serrati ragionamenti matematici, ma avevo perso decisamente la vena ironica nella sapiente arte di raccontare i fatti miei (che non hanno alcuna rilevanza,per altro).

Stamattina mi sono svegliata con un macigno sullo stomaco: la schiacciante e soffocante sensazione di non avere una cultura musicale adeguata. A chi non è capitato? La vergogna si è abbattuta su di me, tempestiva e crudele. Non ci sono abbastanza Radiohead e dove diavolo è  finito Jeff Buckley e tutti gli altri gruppi abbandonati su post-it volanti in attesa di un ascolto? In compenso c’era un’intera playlist di tormentoni trash che-non-dovrebbero-piacerti-che- in realtà-ti piacciono,canzoni senza alcuna rilevanza o spessore musicale che però conosci a memoria e canti sotto la doccia.

Sfortunatamente non si può avere tutto dalla vita. E in particolare non si può avere una memoria espandibile sull’Ipod. Questo sì che è un dilemma.  Voi direte tra i Fleet Foxes e una vecchissima canzone degli Articolo31 non dovrebbe esserci nemmeno competizione,vero? Tra i Decemberists e Jessie J nemmeno,no? No? Purtroppo invece sì.

La tragedia della memoria Ipod,gli stivali per atterrare sulla Luna e l’insostenibile peso della futura disoccupazione

Foto pseudo artistiche su Instagram per darmi un tono

Perché non posso rinunciare a un po’ di musica tamarra nell’Ipod. Insomma, chi di noi non ha qualche dirty little secret nella propria libreria musicale? Qualche artista di cui vergognarsi? è fondamentale. Questo non risolve il mio problema. Perché non posso avere entrambi? Sfoltire la raccolta Itunes è una missione impossibile,per me. Mi rendo anche conto che è un rompicapo senza soluzione. Mi rendo conto che ascoltare su YouTube i Kasabian mentre il posto privilegiato nell’Ipod è occupato da una Rihanna random, dovrebbe essere punito legalmente.  Questi sono quei momenti in cui vorrei tanto essere una purista intransigente. Non so dire di no ai Bloody B.

Un’altra faccenda su cui dimostro molto poco gusto sono gli stivali di Goku. Se non sapete di cosa sto parlando,ecco qui sotto un’immagine esplicativa.

La tragedia della memoria Ipod,gli stivali per atterrare sulla Luna e l’insostenibile peso della futura disoccupazione

Immagine ricavata da una ricerca su google con parole chiave: stivali di Goku

Calzature sexy che io uso come ciabatte per stare in casetta marzapane (ecco,almeno questo). Li trovo osceni sotto qualsiasi punto di vista. Ahimè, sono comodissimi,caldi e accoglienti. L’unica volta che li ho indossati per andare fuori di casa (precisamente in un altra casa, dai nonni),mi è stato chiesto se stessi per atterrare sulla Luna.  Come dargli torto? Da bambina mi sarebbe piaciuto fare l’astronauta e invece…e invece sono finita per sognare mestieri in disuso o impossibili. La scorsa settimana sono andata ad un’incontro parecchio deprimente alla Feltrinelli (per saperne di più,potete leggere il mio articolo qui)  sulla professione libraio,da anni in crisi. Ecco,appunto. Di cosa mi meraviglio? Ho sbagliato epoca.

Conosco tanti ragazzi della mia età che non sanno ancora cosa fare della loro vita (non trovate che questa sia la frase più inflazionata di sempre?). Ma nessuno parla mai di quelli che vogliono fare tante cose,forse troppe. Da quando frequento il mondo di Internet e i blog mi si spalancano infinite possibilità di espressione, progetti meravigliosi a cui vorrei collaborare. Per lavorare nel mondo dell’editoria venderei entrambi i reni. A 20 anni cerco di darmi da fare in tutti i modi, vincendo la mia invincibile pigrizia ma più lavoro più mi rendo conto che la precarietà sarà la mia compagna fedele. Non importa se riuscirò mai a lavorare come blogger,giornalista,editor o nei nuovi media (come mi auguro). Mi accorgo sempre più spesso che questi mestieri in Italia non sono considerati “vere” professioni,così come Lettere Moderne non è considerata una vera Laurea. Come se avere più interessi, creare una rete professionale che abbracci più campi non sia un merito. Il multitasking non è una parolaccia,cari italioti. Per i giovani umanisti il lavoro è sempre più assimilato ad un hobby, al limite della gratuità. Perché? Perché se non hai meno di 30 anni vieni considerato inesperto e incompetente? Dalla mia esperienza posso tranquillamente dimostrare come siano i giovani al di sotto dei 25 anni a padroneggiare meglio gli strumenti multimediali e, in generale, sono quelli più reattivi e sensibili alle nuove tendenze. Mi auguro che le cose cambino al più presto, nel frattempo mi faccio schiacciare dall’insostenibile peso della mia futura disoccupazione.



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