“Cosa faccio per lavoro? In pratica aiuto la fuga dei cervelli dall’Italia. Ricevo giorno dopo giorno decine di fantastici CV di giovani italiani, per i quali avvio le pratiche per emigrare in Australia in modo permanente“. Assomiglia proprio ad un’”autodenuncia” quella di Laura Meda, 31enne Rappresentante Italiana ad Active Migration Group, azienda australiana specializzata in visti per l’immigrazione.
Laura vive in quello che lei stessa non esita a definire “un mondo dove le cose vanno per il verso giusto… dove un trentenne con laurea fa tranquillamente il manager, ha uno stipendio serio, ha una casa e una famiglia“. Lei stessa, dopotutto, vi è emigrata per necessità: una laurea in Giurisprudenza alle spalle, Laura parte nel 2007 per Sydney, dopo aver svolto tutta una serie di lavori a Milano, tra cui l’ultimo -alla Regione Lombardia- nella comunicazione di bandi, progetti e iniziative europee.
Ma la voglia di viaggiare e sperimentare prevale, a un certo punto della sua carriera: in Australia collabora all’organizzazione della Giornata Mondiale della Gioventù, lavora al Consolato Italiano, tiene lezioni di lingua e cultura nelle scuole, e collabora pure con Amnesty International.
Forte di questa intensa esperienza lavorativa, Laura decide di tornare in Italia, alla fine del 2008: “ad attendermi solo desolazione!“, ricorda lei ora con grande amarezza. Solo stage, offerte nei call center, più qualche lavoro temporaneo nel settore radiotelevisivo, dove prova ad inseguire l’altra sua grande passione, quella del giornalismo.
“Ovviamente, scappo a gambe levate“, è l’amara conclusione di una professionista che non vede valorizzata, nel suo stesso Paese, la competenza professionale acquisita all’estero. Nell’estate del 2009 le si presenta l’opportunità di partecipare a un bando organizzato dall’agenzia australiana destinata a divenire, pochi mesi dopo, il suo datore di lavoro. Una selezione durissima, cui farà seguito l’espatrio. Attualmente Laura segue per la sua azienda -dalla costa orientale dell’Australia- il marketing, la comunicazione e la consulenza relativa ai visti per gli aspiranti immigrati.
Ospite della trasmissione è Claudio Casoni, 28enne chimico emiliano, che proprio grazie all’aiuto di Laura sta ultimando le pratiche per il permesso di residenza in Australia. Claudio, un inizio promettente nel mondo dell’industria della ceramica locale, se ne è scappato dall’Italia “nauseato dall’ambiente, dal vedere l’incompetenza, l’ignoranza, l’arroganza, la stupidità e la corruzione” imperanti“.
Nella rubrica “Spazio Emigranti” ospitiamo Ruth Stirati, coordinatrice del blog “Italiani a Berlino”, che ci racconta l’onda crescente di espatrio dei nostri connazionali verso la capitale tedesca.
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La discussione di questa settimana: “Destinazione Australia. Un Paese che, a dispetto della crisi, sembra ancora in grado di offrire opportunità lavorative dignitose ai giovani italiani. Sareste disposti a trasferirvi stabilmente agli antipodi (circa un giorno di volo), per inseguire un sogno professionale, lasciandovi alle spalle tutto? E se sì, perché?”
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Alla prossima puntata: sabato 16 aprile, dalle 13.30 alle 13.55 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!