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La trama del matrimonio, ovvero pensare di nuovo, intensamente, a foster wallace.

Creato il 27 febbraio 2012 da Pa1978 @peverina
La trama del matrimonio, ovvero pensare di nuovo, intensamente, a foster wallace.La trama del matrimonio, ovvero pensare di nuovo, intensamente, a foster wallace.La trama del matrimonio, ovvero pensare di nuovo, intensamente, a foster wallace.
Ho terminato La trama del matrimonio.
E' un librone grosso ma ci ho messo 6 giorni, leggendo soltanto di notte, o a colazione. Si fa divorare, e non è complicato, anzi. L'ho trovato molto semplice, anche se tocca tematiche da maneggiare con cura.
Dalla prima volta che ho sentito nominare questo libro (credo fosse su GQ che rubo sempre a nick quando vado in bagno; o in qualche blog) ho avuto modo di leggere svariate recensioni, più o meno affidabili, considerato che una mia grave mancanza è quella di non aver mai affrontato Middlesex, dello stesso autore, e nessun altro libro suo; epperò il personaggio mi incuriosiva, e mi incuriosisce tuttora.
Non ero preparata invece alla massiccia dose di David Foster Wallace che stava per avvolgermi come un tornado, dal momento che il romanzo è la storia ottocentesca di un pezzo fondamentale della vita di due ragazzi ed una ragazza, ed uno dei tre è senza dubbio lui.
Il libro può piacere senza dubbio anche ai maschi, perchè parla solo in piccola parte del matrimonio in sè, e soprattutto perchè non è sdolcinato come l'orrenda e fuorviante copertina vuole farci credere (non che la copertina originale con le due fedi intrecciate sia meglio).
Vi avviso subito che i due uomini del libro ne escono molto meglio della donna, la quale li avrà senza dubbio ammaliati a vita, ma a me sembra una bambola di pezza in balia degli eventi. I due invece sono molto più sfaccettati, e interessanti.
Ma veniamo al motivo del mio sconforto.
Come potete leggere qui, Eugenides sembrerebbe negare di essersi fortemente ispirato a Wallace per la figura meravigliosamente, dolorosamente affrescata di Leonard. Il che mi spiazza. Perchè io Wallace lo vedo esattamente così. Folle, intelligentissimo, dolce e appassionato, disturbato e paranoico, depresso e allo stesso tempo vitale; un pò violento, un pò bambino.
Mi rincuora quello che leggo invece qui: più credibile.
La verità starà nel mezzo? Poco importa.
Ringrazio comunque questo autore che per me è una nuova scoperta, anche se arrivo in ritardo; amo da pazzi Wallace ed è stato commuovente leggere queste pagine, immergermi nelle pieghe della mente pregiatissima e lucente di Leonard, pur provando tanta umana simpatia per Mitchell, la sua antitesi. E un pò di sano fastidio per Madeleine, così come può irritare la ragazza più bella e sensibile del liceo, che sospira pensieri profondi e si sposa a 20 anni con il primo amore. Per poi accorgersi subito di aver sbagliato tutto.
Ve lo consiglio; mette addosso malinconia, languore, e ci regala un paio di spunti mica male per riflettere su cosette un pò pesanti, ma necessarie.
Nella foto di gruppo compaiono alcune delle più brillanti menti letterarie di questa generazione: tra gli altri, il dolce Wallace, Franzen, Miss Zadie dentibianchi, Eugenides.

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