A maggio e a luglio dell’anno prima c’erano state le stragi di Capaci e di Via d’Amelio. Nel maggio del 1993, a Firenze, la mafia fa strage in Via dei Georgofili. Due mesi dopo, fa scoppiare bombe a Roma e a Milano. Gli attentati sono rivendicati, con la minaccia di fare centinaia di morti. Di lì a poco, il 31 ottobre, si scopre un furgone imbottito di esplosivo nei pressi dello stadio Olimpico, qualcosa non ha funzionato e non è esploso. È l’avventura terrorista dei corleonesi di Totò Riina.Col 1° novembre, sempre del 1993, arriva la scadenza del 41bis per molti detenuti e il ministro della Giustizia, Giovanni Conso, non lo rinnova a 140 di loro. Da quel momento in poi la mafia smette di piazzare bombe.
“Se ne può desumere che la trattativa/ricatto abbia avuto i suoi effetti tra luglio e novembre?”. La domanda è posta proprio da Conso, in apertura dell’audizione dell’11 novembre 2010 presso la Commissione parlamentare antimafia.“Innanzitutto di fronte a me stesso – aggiunge – e di fronte alla verità, e alla storia, giacché il tema è tale da incidere sulla storia del paese, ho il dovere di ammettere che la questione ha proprio questa consistenza: perché non sono stati prorogati?”. E da subito chiarisce: “Posso garantire, posso garantirlo sotto ogni forma di giuramento, che da parte mia non c’è mai stato neanche un barlume di trattativa. Per principio non avrei mai trattato con nessuno degli appartenenti a questa parte anti-stato”.
Possiamo credergli solo se crediamo al suo giuramento? Conso sembra capire di chiedere troppo e concede: “L’apparenza potrebbe trarre in inganno: non si sono rinnovati quei provvedimenti restrittivi – si può argomentare – e così si è favorita questa parte”. E allora? Come possiamo evitare di farci ingannare dall’apparenza senza dover fidare solo sul suo onore? È semplice: abbiamo tutto ciò che Conso ha detto e scritto riguardo al 41bis prima di quel mancato rinnovo del 6 novembre 1993.E cosa ne abbia sempre pensato, senza mai farne mistero, Conso lo rammenta agli auditori, ma prima fa presente che quel rinnovo non fosse un atto dovuto, ma del tutto discrezionale. E non si trattava di mandarli liberi, ma solo di sospendere una misura utile, sì, ma che Conso aveva sempre considerato, e continua a considerare, sul confine tra diritto e arbitrio, tra pena e tortura. E tuttavia utile, quando applicata con giudizio. Per esempio, nel gennaio del 1994, non esita a rinnovare il 41bis ad un altro pacchetto di detenuti.
Questo è quanto pensava, e continua a pensare, del 41bis. E non aveva notizia di richieste da parte dei corleonesi, tanto meno aveva contatti con intermediari: tutto fu deciso in piena autonomia, sulla base del suo personale convincimento che levare il “carcere duro” a quei 140 mafiosi di basso profilo fosse – insieme – cosa possibile senza essere dannosa e forse anche utile.Questo può dirsi trattare? Così pare a quanti hanno prima coccolato e poi abbandonato la teoria della trattativa tra mafia e Berlusconi come contesto nel quale prende vita Forza Italia. Come se non fosse più possibile dopo le dichiarazioni di Conso, come se la decisione da lui presa nel novembre del 1993 fosse “la” trattativa, e ogni “altra” trattativa venga così ad essere esclusa. Con sommo imbarazzo della teoria.
Io credo a Conso. Intendeva mandare un segnale ai corleonesi dopo la cattura di Totò Riina: era un prezzo piccolo in cambio di un vantaggio che gli sembrò essere acquisito con la fine degli attentati. A torto o a ragione, chi può dire? Rinnovare o no il 41bis a quei mafiosi era in sua facoltà, la legge non glielo imponeva, né gli imponeva di consultare alcuno.Siamo nella pienezza del diritto. Mancano addirittura i prerequisiti della trattativa. C’è un uso temperato della misura restrittiva. Ed è dichiarato il fine. Sulla bontà del mezzo spettava decidere al Guardasigilli. Dovrebbe essere la prova che i principi possono cimentarsi con la realtà senza uscirne troppo malconci. E invece, per chi voleva che Spatuzza avesse in pugno una verità piana, è un colpo micidiale. Da rimuovere.È in questo deficit di fede nello stato di diritto che la sinistra giustizialista confessa il suo limite. Sarebbe stato utile correggere la teoria, si è limitata a ritirarla.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Israele crea uno special team per attaccare l’Iran (che non si sa mai)
(Pubblicato su Formiche)Doveva essere oggi 30 giugno la deadline per il deal sul nucleare iraniano, ma la data è stata prorogata, spostata per l’ennesima... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Danemblog
SOCIETÀ -
Milano: presentato “Queboutique”, il nuovo modo di fare acquisti online tra...
E’ stata presentata oggi al “Mashable Social Media Day” Queboutique, una nuova piattaforma e-commerce di prodotti di abbigliamento di marchi primary. Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
I biglietti vincenti della lotteria della “Festa della Solidarietà” 2015 a S....
Estrazione del 29 giugno 2015: biglietti vincenti (dal sito “Lumen Gentium”) Ecco i risultati tanto attesi dell’estrazionie della Lotteria della Festa della... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Esquilino
INFORMAZIONE REGIONALE, SOCIETÀ -
Roma/ Anagnina, l’Esercito nell’Operazione “Strade Sicure”. I Bersaglieri di...
Roma, 29 giugno 2015 – L’Esercito intensifica il proprio contributo alla sicurezza nella Capitale e continua senza sosta l’attività di supporto alle forze di... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Antonio Conte
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
COSENZA: L’UOMO NOMADE | Peregrinazioni, terre lontane, luoghi, etnie,...
Mostra L’UOMO NOMADE peregrinazioni, terre lontane, luoghi, etnie, migranti, memorie Cosenza – Palazzo ArnoneMercoledì 1 luglio 2015 – ore 11. Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
ROMA e SUTRI: PRIMA NAZIONALE KIRON CAFE’ | TEATRI DI PIETRA LAZIO XVI EDIZIONE
KIRON cafè TEATRI DI PIETRA LAZIOXVI EDIZIONE PRIMA NAZIONALE SABATO 4 LUGLIO 2015ANFITEATRO DI SUTRI (Viterbo) DOMENICA 5 LUGLIO 2015AREA ARCHEOLOGICA, PARCO D... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ