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La Travel Therapy di Federica Brunini

Da Anna Maria Simonini @AMSimo

Questa settimana, grazie alla carissima amica Eleonora Boggio, ho conosciuto Federica Brunini.

Nota esperta di matrimoni regali, in particolare quello di Kate (il principe non lo nominiamo nemmeno, tanto non serve

:-)
) Federica ci ha presentato il suo ultimo libro dedicato ai viaggi: Travel Therapy.

Abbiamo incontrato l’autrice presso l’originale spazio Al ‘Less di Milano, dove è possibile trovare in un sol luogo ristorante, agenzia viaggi e serra. Tutto davvero molto carino, in stile provenzal-chic-retrò.

Si è trattato di un aperitivo con chiacchiera della serie “dimmi chi sei e ti dirò dove andare”, ponendo al centro il concetto di viaggio come cura.

Questo non significa, ci spiega Federica, che se sei in difficoltà tu debba scegliere un luogo, partire e ricominciare lasciando tutto. Per riprendersi da una batosta o dalla solita vita basta anche solo scegliere una meta in cui soggiornare per poco tempo, per poi ritornare o ripartire (in più sensi).

Travel Therapy viene definito da Eleonora come un “prontuario per sopravvivere in momenti epocali della vita”.  Il Travel terapista, colui che ti consiglia dove andare, in realtà non esiste, non é un mestiere reale… ma ragazzi, ci potremmo pensare veramente! Basterebbe considerare il Travel terapista come un personal traveller.

La cosa non è così semplice, però, dal momento che se ti metti in viaggio (non ti prendi cioè una semplice vacanza) è probabile che tu abbia delle domande da risolvere, che tu il viaggio lo faccia prima di tutto con te stesso. La scelta della meta è quindi delicata, perché se sbagli destinazione rischi di tornare più stressata di come sei partito!?

Per poter suggerire mete bisogna aver viaggiato tanto, per poter aiutare chi ad esempio ha aspettative troppo alte, che possono portare a sbagliare e dare invece indicazioni concrete importanti, derivanti dalla conoscenza personale dei luoghi.

Ad esempio se due innamorati vogliono un viaggetto romantico, al posto della più classica Parigi, Federica propone Tallinn. Se vi state chiedendo cosa sia e dove sia, ecco… forse non è ancora il momento per voi fare il Travel terapista!

Federica è senza dubbio una persona molto dinamica, che ha viaggiato tanto ed ha fatto suo il motto “quando sei in dubbio mettiti in moto” (inteso volendo anche nel senso “sali sulle due ruote”), per cambiare prospettiva.

Notate bene che con quest’ultima espressione non si intende necessariamente cambiare destinazione ogni volta. Se tutti gli anni vai alla pensione Miramare perché ti fa star bene, è un’ottima cosa, è la cosa giusta. Devi porre al centro il tuo benessere… non si deve sempre per forza andare in India per ritrovare sé stessi!?

L’ultima domanda della serata per Federica si è levata a più voci, quasi in coro, ed è stata:

“Quale sarà il tuo prossimo viaggio?”

La risposta farà invidia a tutti, perché Federica se ne andrà a NY con le amiche, beate loro!

Un viaggio di gruppo dunque, anche se lei è solita anche viaggiare da sola. Nonostante per gli uomini sia obiettivamente più facile viaggiare soli, perché sono esposti a meno rischi, la scrittrice ama viaggiare in solitaria, così come andare al cinema con sé stessa, ma ha pure lei un limite invalicabile: non riesce a mangiare da sola. E’ capace di prendersi un take away in hotel, piuttosto di uscire e ritrovarsi sola ad un tavolo. Per questo, dopo la presentazione del libro, ci siamo fermati a cena con lei presso Al ‘Less – giusto per toglierla dall’imbarazzo!

;-)

Data la temperatura in calo, ho scelto la prima zuppa di cipolle della stagione che mi scaldato cuore e budella, senza pensare alle riunioni del giorno dopo.

D’altra parte, se a qualcuno non fosse andato bene… poteva andare a farsi un viaggio dove dico io!

:-)

 

La presentazione del libro si inseriva in un ciclo di serate organizzate da Elonora Boggio, dedicate ad autrici di viaggi. Il prossimo incontro è previsto per il 3 Novembre. QUI troverete maggior info.


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